Rimanere calvi intorno ai 20 anni potrebbe non essere di buon auspicio. Soprattutto dal punto di vista della salute.
Già, perché secondo una ricerca dell’Università francese Paris Descartes – pubblicata sulla rivista Annals of Oncology – coloro che soffrono di alopecia androgenetica precoce avrebbero il doppio delle probabilità di ammalarsi di cancro alla prostata più avanti negli anni.
I ricercatori hanno esaminato 388 pazienti in trattamento per la cura del cancro maschile e 281 soggetti sani, scoprendo che in soggetti che hanno quel tipo di calvizie il testosterone si trasforma nell’androgeno Dht (diidrotestosterone) che in concentrazioni elevate risulta tossico per i follicoli piliferi.
Strano caso è che gli studiosi d’Oltralpe non hanno riscontrato lo stesso problema in pazienti che incontravano la calvizie dopo i 30 e i 40 anni. Spiega l’autore della ricerca Philippe Giraud “Abbiamo bisogno di un modo di identificare quegli uomini che sono ad alto rischio di sviluppare la malattia e che potrebbero essere oggetto di screening e candidabili anche a una chemioterapia di prevenzione che utilizzi farmaci anti-androgeni come la finasteride“.
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Germana Carillo