Gli antiossidanti contenuti in numerosi alimenti, come broccoli, mirtilli e tè verde, o in appositi integratori, sono stati di frequente indicati da parte degli esperti come utili nella prevenzione del cancro, in quanto essi sarebbero in grado di costituire una protezione per il nostro organismo dall’azione dei radicali liberi.
Secondo il dottor James Watson, però, gli esperti dovrebbero riprendere in considerazione il ruolo dei radicali liberi stessi, considerandoli come un potenziale strumento per la cura e per la prevenzione del cancro. A parere di James Watson, premio Nobel 84enne, gli antiossidanti potrebbero aver causato più tumori di quanti ne siano stati in grado di prevenire.
Secondo quanto riportato da parte del Daily Mail, James Watson avrebbe espresso la convinzione che i radicali liberi stessi, la cui azione può essere contrastata da parte degli antiossidanti, potrebbero rappresentare una chiave importante nella cura del cancro e che, di conseguenza, cercare di impoverire il nostro organismo degli stessi potrebbe risultare controproducente.
Secondo le convinzioni del dottor Watson, i radicali liberi non solo contribuirebbero a tenere sotto controllo le cellule malate, ma potrebbero anche risultare fondamentali nel rendere efficaci sia i medicinali per contrastare il cancro, che la radioterapia. A suo parere è giunto il momento di prendere in considerazione il fatto che gli antiossidanti possano avere un’azione maggiore nel causare piuttosto che nel prevenire il cancro.
Le affermazioni di Watson giungono, secondo quanto da lui stesso dichiarato, alla luce di dati recenti in base ai quali l’incurabilità di numerosi casi di cancro in stadio molto avanzato potrebbe essere dovuta alla presenza di una quantità eccessiva di antiossidanti. Ciò potrebbe essere dovuto all’assunzione da parte dei pazienti di integratori a base di antiossidanti o di vere e proprie terapie a base degli stessi.
Ancora, l’esperto ha dichiarato come un vasto numero di studi abbiano dimostrato che le vitamine A, C ed E ed il selenio non abbiano un evidente effetto nella prevenzione del cancro allo stomaco o nel prolungare la vita dei pazienti. Le vitamine, anzi, potrebbero addirittura abbreviarne la speranza di vita, a suo parere, e la vitamina E, in particolare, potrebbe risultare addirittura pericolosa. Il riferimento sarebbe soprattutto rivolto alle vitamine contenute all’interno di integratori.
Il professor Nic Jones, del Cancer Research UK, ha espresso a propria volta un parere analogo, sostenendo come alcuni studi abbiano dimostrato che gli antiossidanti non siano in grado di prevenire il cancro nelle persone in salute, e potrebbero addirittura aumentarne il rischio. A suo parere, vitamine e minerali dovrebbero essere ottenuti attraverso una dieta sana e bilanciata. Lo studio del dottor Watson è stato pubblicato sulle pagine della rivista scientifica Open Biology.
Marta Albè