Una pillola al giorno toglie il cancro alla pelle di torno. Secondo alcuni scienziati, guidati dottor Maryam Asgari del Kaiser Permanente Northern California Division of Research in Oakland, Usa, l’assunzione di integratori alimentari contenenti vitamina A può rendere meno probabile il rischio di sviluppare il melanoma, in particolare per le donne.
Lo studio, pubblicato sul Journal of Investigative Dermatology, ha analizzato il rischio di contrarre la malattia in 69.635 uomini e donne di età compresa tra i 50 ei 76 anni che consumano la vitamina A attraverso metodi sia dietetici che integrativi. Tra questi, coloro che assumevano regolarmente retinolo, una molecola complessa i cui molteplici effetti benefici sulla pelle sono noti principalmente nella prevenzione per le rughe, mostravano ben il 60% in meno delle probabilità di sviluppare il cancro della pelle. Percentuale che saliva addirittura al 74% se la dose di vitamina A assunta era superiore a 1.200 mg al giorno.
I risultati suggeriscono che il retinolo, la forma più pura della vitamina A, oltre a essere in grado di combattere efficacemente altre imperfezioni cutanee quali le macchie brune e la pelle a buccia d’arancia, potrebbe essere anche un potente chemio preventivo.
“In sintesi –spiega il dottor Asgari- i nostri dati suggeriscono che l’assunzione di retinolo tramite integratori è associata ad una riduzione del rischio di melanoma, soprattutto tra le donne. La vitamina A potrebbe essere la più promettente forma di prevenzione contro il melanoma“. Ecco perché una pillola potrebbe salvarci, attraverso la prevenzione, da questo tumore.
Il melanoma, un tumore maligno che si origina dal melanocita, cellula della cute che è preposta alla sintesi della melanina, si sviluppa in tempi successivi attraverso vari stadi di progressione in cui presenta aspetti clinici ed istologici diversi. Tradizionalmente si distingue in 4 varietà cliniche: melanoma a diffusione superficiale, lentigo maligna melanoma, melanoma lentigginoso acrale e melanoma nodulare. Esso colpisce prevalentemente soggetti di età compresa tra i 30 ed i 60 anni.
Considerato fino a pochi anni fa una neoplasia rara, oggi mostra una incidenza in crescita costante in tutto il mondo e numerosi studi suggeriscono che essa sia addirittura raddoppiata negli ultimi 10 anni. A livello mondiale, si stima che nell’ultimo decennio il melanoma cutaneo abbia raggiunto i 100.000 nuovi casi l’anno: un aumento di circa il 15% rispetto al decennio precedente. E in Italia la stima dei melanomi, e dei decessi ad essi attribuiti, è tuttora approssimativa: si aggira attorno a 7.000 casi l’anno.
Certo, come fa notare il dottor Claire Knight, del Cancer Research UK, il risultato di questo studio “è basato su un numero molto piccolo di persone con melanoma e gli autori non tengono conto di altri fattori importanti che influenzano il rischio di cancro della pelle“. Ma se si potesse davvero evitare questo tumore solo assumendo più vitamina A? Sarebbe davvero una buona notizia.
Roberta Ragni