Fumare cannabis fa bene o fa male? Se ne parla moltissimo negli ultimi anni, dato che in diverse parti del mondo e, recentemente, anche in alcuane zone di Italia, questa pianta viene utilizzata a scopo curativo. Ma, di contro, ci sono anche ricerche in cui si è visto come l’utilizzo prolungato di questa sostanza aumenti il rischio di ammalarsi di cancro al polmone e ai testicoli.
Ora una nuova ricerca, condotta dall’University of Nebraska, dall’Harvard School of Public Health, dal Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston e pubblicata su The American Journal of Medicine, prende nuovamente le difese della cannabis sostenendo che chi fuma canne è più magro e rischia molto meno di ammalarsi di diabete.
I ricercatori hanno preso come campione più di 4600 individui sani, il 12% di essi consumatori abituali di cannabis e il 42% fumatori abituali in passato. È stato valutato il loro stato di salute attuale, il peso, i livelli di colesterolo e zucchero nel sangue e il valore dell’insulina a digiuno. Risultato? I fumatori di marijuana sono più magri e hanno un miglior controllo della glicemia. Si è visto infatti che l’insulina a digiuno dei fumatori di canne è del 16% più bassa degli altri, ciò comporta una migliore metabolizzazione del glucosio che il nostro corpo trasforma in energia.
Per quanto riguarda la linea, invece, nonostante chi fuma abitualmente spinelli assume almeno 600 calorie in più al giorno (questa sostanza stimola la fame), sembra che la marijuana consenta di rimanere in forma smagliante e protegga quindi dal rischio obesità.
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