Il carcinoma al pancreas, una delle forme tumorali più aggressive e mortali, riuscirebbe ad “ingannare” il sistema immunitario e a renderlo suo complice nella crescita tumorale.
È la conclusione a cui sono arrivati i ricercatori del San Raffaele di Milano, che hanno svelato il meccanismo per cui le cellule tumorali riescono a produrre un’alterazione nel sistema immunitario, in particolare a livello dei linfociti T che, una volta “deviati” iniziano a produrre citochine che incoraggiano la crescita della malattia.
Lo studio, pubblicato sulla rivista The Journal of Experimental Medicine e coordinato dalla dottoressa Maria Pia Protti e dalla dottoressa Lucia De Monte, ha evidenziato le molecole coinvolte in questo meccanismo, in modo da rendere possibile in un futuro la ricerca di terapie in grado di contrastarle.
Emerge inoltre dalla casistica una correlazione tra la quantità di linfociti deviati presenti nel tumore e la sopravvivenza del paziente dopo l’intervento chirurgico.
“Questa ricerca – commenta Protti – rappresenta un passo in avanti sia nella conoscenza dei meccanismi biologici che rendono il carcinoma del pancreas un tumore particolarmente aggressivo, sia nell’identificazione di nuovi target terapeutici che consentiranno di mettere a punto, nei prossimi anni, nuove strategie terapeutiche“.
Eleonora Cresci