L’aids si può sconfiggere, parola di Carla Bruni. La signora Sarkozy, ambasciatrice per il Fondo mondiale di lotta contro l’Aids, la tubercolosi e la malaria, lancia un appello alla comunità internazionale, invitando ad agire in fretta per debellare la piaga dell’aids.
E ieri, sera, Paul MCCartney, storico leader dei Beatles ha appoggiato la causa di Carlà sostenendo la campagna ‘Born HIV Free‘, promossa dal Fondo Globale per la lotta all’Aids, alla tubercolosi e alla malaria. E lo ha fatto a suo modo, organizzando un concerto gratuito ad Hyde Park, nel cuore di Londra, trasmesso in diretto sul suo canale di YouTube, a cui hanno partecipato artisti come Amy Winehouse, gli U2 e Jean-Paul Gaultier.
Bisogna far presto insiste la Bruni: “Se si cominciasse da quest’anno, il numero di malati si ridurrebbe a partire dal 2015. Ovviamente questa misura costa: parecchi miliardi di dollari all’anno. Più tardi agiremo, più caro pagheremo: agire non nel 2010 ma nel 2020 richiederebbe cifre quattro volte più grandi! Perché l’epidemia avanza“.
Molte sono le difficoltà. In primo luogo, i ricercatori indicano il costo iniziale degli screening e dei trattamenti sistematici. Ma intanto, i leader presenti al G8 in Canada si sono accordati per un nuovo sforzo a favore della salute delle madri e dei bambini. Un primo passo avanti.
Lo scorso anno quasi due milioni e mezzo di persone sono morte a causa dell’Aids, nonostante esista la cura. Un recente studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) infatti ha mostrato l’efficacia della triterapia nel distruggere il virus e rendere il contagio molto più raro. “È una possibilità storica, far scomparire l’AIDS dal pianeta” ribadisce Carla Bruni. Approfittiamone.
Francesca Mancuso