Il colesterolo aumenta il rischio di Alzheimer e di malattie cardiovascolari. Potrebbe inoltre esservi una correlazione con la sindrome di Down. Alti livelli di colesterolo LDL, o colesterolo “cattivo”, nel sangue sono ritenuti in grado di innalzare il rischio di andare incontro a patologie cardiovascolari e cerebrali. Il colesterolo è coinvolto nel danneggiamento della divisione cellulare, sebbene la sua azione negativa sul cervello e sulle arterie non sia ancora del tutto chiara.
Tra gli effetti negativi del colesterolo LDL sul nostro organismo è stata annoverata l’aterosclerosi, alla base della quale vi è l’indurimento delle arteria, in grado di causare infarto e ictus. Secondo quanto osservato da parte degli esperti della School of Medicine della Colorado University, il colesterolo è in grado di agire inducendo le cellule a dividersi in modo non corretto.
La suddivisione anomala delle cellule ha richiamato immediatamente alla mente dei ricercatori del Linda Crnic Institute for Down Syndrome, coinvolti nello studio, la trisomia 21 correlata alla sindrome di Down. Una divisione cellulare scorretta provoca la diffusione in tutto il corpo di cellule difettose.
Nelle generazioni successive delle cellule, indotte dal colesterolo LDL a dividersi in modo non corretto, è stata osservata una distribuzione anomala dei cromosomi duplicati. La conseguenza è l’accumulo di nuove cellule difettose con un numero errato di cromosomi e di geni. Nelle cellule si riscontra la presenza di singoli geni o di tre copie di un solo gene, anziché di due copie per ognuno di essi. Le persone affette da sindrome di Down presentano la trisomia in tutte le cellule dell’organismo e spesso sviluppano problemi celebrali e morbo di Alzheimer.
La presenza di cellule anomale in tal senso era già stata osservata in precedenza in pazienti affetti dal morbo di Alzheimer, nei quali erano state individuate tre copie del cromosoma 21, anziché due. La correlazione tra colesterolo, danni celebrali e trisomia 21 (caratteristica della sindrome di Down) è stata individuata da parte degli esperti studiando i neuroni del cervello di bambini affetti da una sindrome ereditaria che non permette loro di metabolizzare correttamente il colesterolo, denominata malattia di Niemann-Pick di tipo C.
La presenza di trisomia 21 non riguarderebbe dunque unicamente la sindrome di Down, ma anche altre patologie come il morbo di Alzheimer e la malattia di Niemann-Pick di tipo C, tanto che l’Alzheimer è stato definito come una forma di sindrome di Down acquisita. L’azione del colesterolo LDL sulle cellule e la sua capacità di provocare la trisomia 21 dovrà essere approfondita e potrebbe portare all’individuazione di nuove cure per diverse malattie.
Marta Albè
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