La dislessia, è una condizione neurologica causata da un diverso cablaggio del cervello che influenza il modo in il linguaggio viene elaborato. È un disturbo dell’apprendimento che rende difficile far corrispondere le lettere che stai leggendo con i suoni che emettono. Questo rende la lettura una sfida, mettendo a dura prova la persona che si trova a dover fare uno sforzo mentale superiore rispetto alla norma.
La dislessia delle volte viene definita anche con il termine di “disabilità nascosta”, proprio perché più comune di quanto si possa pensare. Se hai dovuto fare uno sforzo superiore a scuola per riuscire ad ascoltare e metabolizzare bene le lezioni, sappi che non c’è nessun legame tra la tua intelligenza e la dislessia. Non sei meno intelligente degli altri, è solo che il tuo cervello funziona in modo leggermente diverso, quindi potrebbe essere più difficile per te stabilire connessioni tra lettere, parole e suoni. La dislessia non si manifesta col passare degli anni, in quanto disabilità nascosta è sempre stata lì, ma nessuno se ne è accorto.
Dislessia in età adulta
La dislessia è un disturbo permanente, che dura tutta la vita, quindi non è limitato agli anni della scolarizzazione.
In età adolescenziale e in età adulta, l’individuo dislessico può manifestare, oltre alle difficoltà di lettura e di scrittura, ulteriori problematiche tra cui:
- Difficoltà nel prendere appunti o ricopiarli
- Scarsa capacità o incapacità di pianificare la stesura di un documento o di un tema
- Problemi di ortografia
- Difficoltà nel ricordare i codici PIN, i numeri di telefono
- Imparare le lingue straniere
- Fare calcoli matematici
Chiunque soffra di dislessia può sperimentare alcune tipologie del DSA o tutte queste:
- Disfonesia: ovvero la difficoltà a pronunciare e ascoltare i diversi suoni di parole sconosciute.
- Disnemcinesia: ossia la difficoltà a ricordare come eseguire i movimenti (ad esempio scrivere le lettere, scrivendo una “b” invece di una “d”).
- Dyeidesia: ovvero problemi nel riconoscere le parole a vista e nel collegarle al modo in cui suonano.
La causa esatta della dislessia non è nota. Ma in seguito a molti studi, questa condizione è stata legata a cambiamenti nei geni che influenzano lo sviluppo delle parti del cervello coinvolte nella comunicazione. Questo potrebbe essere il motivo per cui la condizione tende a trasmettersi in famiglia. Ma non è detto che sia una vera e propria condizione ereditaria.
Diagnosi
Se pensi di avere la dislessia, ma non ne sei sicuro, puoi fare il test. La dislessia non è un problema medico, quindi non è così semplice come andare dal dentista per un rapido test, ma come tutte le condizioni che riguardano la psiche richiede tempo e ricerca. Tuttavia, puoi chiedere consiglio al tuo medico su dove e come sottoporsi al test.
Le terapie e le figure consigliate sono:
- Un logopedista
- Ospedali o cliniche legate alle università
- Psicologi (anche dipartimenti di psicologia presso la tua università)
- Dipartimenti di istruzione
Una volta trovato l’esperto che fa al caso tuo, ti farà domande sulla tua storia medica e sui problemi che stai riscontrando nell’apprendimento.
Da lì possono fare una serie di test, tra cui:
- Test della vista, dell’udito o neurologici (cervello) per vedere se c’è un’altra condizione che potrebbe causare o peggiorare le tue difficoltà
- Test di lettura per dare un’occhiata ai tuoi punti di forza e di debolezza, soprattutto quando si tratta di parlare, leggere, ortografia e scrittura.
- Test psicologici per capire meglio la tua salute mentale. Questo può aiutarli a capire se problemi sociali, ansia o depressione stanno influenzando e limitando le tue capacità.
Sebbene non esista una vera e propria cura per la dislessia, è qualcosa con cui puoi imparare a convivere serenamente. Anche se sei un adulto, non è mai troppo tardi per fare coscienziosamente qualcosa al riguardo. Se ti è stata diagnosticata la dislessia, puoi fare molto per semplificarti la vita, in questo caso la tecnologia viene in tuo aiuto, usa calendari, organizer e promemoria sul telefono o sul computer, per un facile schema dei tuoi appuntamenti. Ce la puoi fare.
Fonte: webmd.com