L’abbronzatura è stata per molti di noi il cruccio dell’estate e delle vacanze.
Per renderla invidiabile, ma anche sicura, ci siamo aiutati con l’alimentazione e ci siamo esposti nella maniera corretta, evitando scottature e eritemi. Ma, soprattutto, abbiamo passato molto tempo a impiastricciarci di creme solari, dopo aver scelto quella giusta più giusta con estrema attenzione al fototipo o alle possibili allergie. Non è vero?
Una vera scocciatura, anche se necessaria. Che, però, presto potrà essere evitata: alcuni ricercatori inglesi stanno lavorando alla realizzazione di una pillola protettiva che, una volta ingerita, dovrebbe assicurare difesa sicura e completa per settimane. Una sola pillola per proteggere pelle e occhi, per evitare i rischi di cancro e combattere rughe e altri segni dell’invecchiamento.
I ricercatori del King’s College di Londra, studiando l’organismo che vive in acque poco profonde, hanno scoperto che è in grado non solo di proteggere se stesso dai raggi UV, ma anche di trasferire questa proprietà ai pesci che se ne nutrono. Da qui l’idea di realizzare delle pillole con il composto “miracoloso”, un amminoacido presente nel corallo in questione.
“Certo – spiega il Dottor Paul Long – saranno necessari ulteriori analisi e molti test tossicologici, ma ipotizzo che una pillola di protezione solare possa essere sviluppata in 5 anni”.
Una “compressa di protezione solare” che potrebbe aiutare coloro che di usare le creme solari non vogliono proprio saperne, come il 40% degli italiani che a dichiarato di prendere il sole senza.
Un ottimo esempio di come ispirarsi alle splendide doti di Madre Natura.
Roberta Ragni