Se manca la vitamina D le arterie rischiano di perdere elasticità, con conseguente pericolo per l’uomo di incorrere in malattie cardiovascolari.
È quanto emerge da uno studio presentato al meeting dell’American College of Cardiology e condotto dai ricercatori della Emory University.
Gli studiosi hanno verificato il tasso di vitamina D nel sangue di 554 persone sane intorno ai 47 anni di età: nel 14% dei casi la vitamina D era sotto i 20 nanogrammi per millilitro, mentre nel 33% sotto i 30. A tutti è stata misurata l’elasticità delle arterie comprimendo il braccio e misurando la velocità di rilassamento dei vasi sanguigni ed è emerso che le persone con livelli bassi di vitamina D avevano le arterie più indurite e che si “ammorbidivano” solo dopo la somministrazione per 6 mesi di alcuni supplementi.
Spiegano gli autori: “Non sappiamo bene il meccanismo che lega la vitamina D alle arterie. Potrebbero essere coinvolte le cellule endoteliali dei muscoli intorno ai vasi, o l’ormone angiotensina che regola l’apertura e la chiusura delle arterie. Il risultato però ci dice che la salute del cuore passa per un sufficiente tasso di vitamina D nel sangue”.
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Germana Carillo