Una sana alimentazione è il più delle volte la chiave fondamentale per godere di buona salute prevenendo numerose malattie. Ne può beneficiare anche chi soffre di malattie renali, disturbi che possono degenerare a tal punto da dover ricorrere alla dialisi.
Qual è allora la dieta giusta per chi soffre di questi disturbi? A rispondere è in una nota la dottoressa Anna Laura Fantuzzi, segretario nazionale dell’Andid (Associazione nazionale dietisti) e coordinatrice dell’Ambulatorio di malattie renali presso il Nuovo ospedale estense di Modena: “Una dieta ipoproteica e senza fosforo svolge una funzione protettiva fondamentale contro la ‘morte renale’, prolungando la stabilizzazione della malattia e allontanando il momento della dialisi di oltre un anno, e quindi dell’eventuale trapianto. Un aiuto importante, oltre al controllo di diabete e pressione arteriosa, proviene quindi proprio da un corretto piano dietetico“.
Non basta quindi seguire un regime alimentare povero di sale e proteine ma bisogna stare molto attenti a non accumulare fosforo nell’organismo, in quanto questo è un grande fattore di rischio dato che reni già provati non riescono bene a smaltirlo. “In questi casi – spiega sempre la dottoressa Fantuzzi – è dunque necessario monitorarne minuziosamente il quantitativo introdotto con la dieta, specie attraverso latte e latticini. L’iperfosfatemia nel paziente con insufficienza cronica è molto pericolosa poiché non solo aumenta di molto il rischio cardiovascolare, ma porta anche allo sviluppo di iperparatiroidismo secondario, ad alterazioni del metabolismo osseo, e all’aumento di calcio e fosforo. Le concentrazione eccessive nel sangue di questi due elementi possono provocare la formazione di piccoli depositi di minerali in vari organi e tessuti, che generano calcificazioni a livello cardiovascolare. È dunque indispensabile prevenire questo evento con una dieta adeguata“.
La conclusione che bisogna trarne quindi è che, seguiti da un esperto dietista, è possibile mettere appunto una dieta ipoproteica che preveda un consumo estremamente limitato di sale, latte e latticini in modo tale da rimandare fino ad un anno, il momento di sottoporsi a dialisi!
Francesca Biagioli
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