Sono circa 4,1 milioni le persone in Italia con disabilità fisica o mentale. Gli italiani, però, conoscono poco le malattie che causano disabilità. Solo il 50% delle persone non istruite dice di sapere cosa siano la sindrome di Down, la sclerosi multipla e la malattia di Parkinson.
“Uno dei processi culturali decisivi – ha affermato Francesca Martini, sottosegretario al Ministero della Salute – è comprendere che la disabilità è dentro di noi. Bisogna in quest’ottica attivare un percorso di coscienza familiare e locale“.
Un percorso culturale che dovrebbe precedere un adeguato accesso ai servizi: “C’è una difficoltà, per le famiglie di disabili, di accesso al servizio sanitario nazionale“.
Gli italiani hanno una visione distorta e riduttiva, collegando il più delle volte (il 68,7%) una disabilità motoria a un incidente piuttosto che a malattie neurologiche (come la sclerosi multipla, l’ictus o il Parkinson), che invece hanno un grosso peso nel determinare la disabilità tra giovani e adulti.
Quanto ai sentimenti, di fronte a un disabile il 91,3% degli italiani prova solidarietà, l’85% ammirazione per la loro forza di volontà e l’82,7% vorrebbe rendersi utile. Più della metà del campione, poi, prova paura per l’eventualità di potersi trovare un giorno nella stessa situazione. Infine, un 14,2% degli italiani ammette di essere indifferente e che il problema non li tocca minimamente. Viva la sincerità.