Non solo solo i giovani a fare abuso di alcool e droghe. Anche gli over 65 sembra abbiano qualche problema con questo tipo di dipendenze. È quanto emerge dal X° Congresso della Società Italiana di Psicogeriatria. Secondo i dati, presi in esame durante l’incontro, rispetto allo scorso anno il numero di anziani dipendenti da alcool e droga è cresciuto del 10%.
In cifre, si parla di 10 mila over 65 che consumano cocaina o altre sostanze illegali come marijuana e anfetamine. Si tratta però, in alcuni casi, di un consumo inconsapoevole, come nei casi in cui si assumono farmaci, anche in auto-somministrazione, come ansiolitici o analgesici.
A ciò va aggiunto il fatto che un anziano su 10 assume vari farmaci psicoattivi al giorno: dagli analgesici oppioidi appena citati agli ansiolitici, fino ai sedativi suggeriti dal proprio medico. Il problema è legato al fatto che gli anziani tendono a fare uso contemporanemanete di tali sostanze. Avendo inoltre un metabolismo più lento, il rischio di cadere in una vera e propria dipendenza è più elevato.
La fascia a rischio, comunque, comprende ben 2,5 milioni di anziani, soprattutto tra le donne, che vivono situaizoni di maggior stress emotivo rispetto agli uomini. Sempre secondo le stime descritte dal Convegno, un anziano su due soffre di ansia e depressione. 6 su 10 si sentono sempre stanchie lamentano disturbi del sonno. Per quetso motivi, il 70% di essi ricorre agli ansiolitici.
Marco Trabucchi, presidente della Società italiana di psicogeriatria, ha spiegato: “Le difficoltà economiche incidono sulla possibilità di avere attività sociali, così come il pensionamento: la ‘sindrome della perdita di senso’, collegata con la fine del lavoro, comporta spesso depressione e la sensazione di essere inutili. Così, l’alcool e lo stordimento dato dai farmaci assunti in modo inappropriato o addirittura dalle droghe diventano un rifugio per molti“.
E spiega quali sono i limiti entro cui conenersi: “Non si dovrebbero bere più di due bicchieri al giorno. Le conseguenze dell’abuso di alcolici sono infatti molto gravi: dei circa 35.000 decessi l’anno per patologie correlate all’alcol, come malattie cardiovascolari, tumori e cirrosi epatica, oltre 16.000 riguardano persone con più di 65 anni“.
Francesca Mancuso