L’ecografia potrebbe essere presto svolta comodamente a domicilio grazie alle nuove possibilità tecnologiche offerte da smartphone e tablet. Si tratterebbe di una comodità che fino a poco tempo fa non avremmo mai nemmeno immaginato potesse concretizzarsi. Rappresenterebbe inoltre un enorme vantaggio per tutti quei malati privi di possibilità di spostamento dalla propria abitazione.
Per quanto riguarda il tablet che potrebbe essere utilizzato per effettuare ecografie a domicilio che interessano le parti del corpo comprese tra collo e addome, si è già svolta la presentazione di un prototipo proprio nel nostro Paese, in occasione del 113° Congresso della Società Italiana di Medicina Interna (SIMI), che ha avuto luogo nella città di Roma.
Il nuovo dispositivo, secondo quanto dichiarato da parte di Vincenzo Arienti, direttore del reparto di Medicina Interna dell’Ospedale Maggiore di Bologna, consentirà al medico di visitare il proprio paziente comodamente a domicilio e di decidere soltanto in quel momento ed in base alla gravità del caso se sarà necessario un ricovero del malato in ospedale. Alcuni mini ecografi sono al momento già disponibili in Emilia Romagna, avendo trovato la propria collocazione ideale presso il Pronto Soccorso. Secondo le dichiarazioni rilasciate da parte del direttore Arienti:
“Saremo fra i primi in Europa, e insieme ai giapponesi nel mondo, a usare un dispositivo di questo tipo per l’ecografia. Piccoli ecografi sono già presenti in pronto soccorso e in Emilia Romagna. L’accreditamento regionale prevede la dotazione del mini ecografo nelle Unità Operative di Medicina Interna, che consente inoltre al medico di visitare il malato a domicilio e decidere in modo più appropriato se ricoverare il pazienti”.
La speranza è che tablet e smartphone possano essere presto utilizzati come ecografi sia da parte degli infermieri che all’interno delle sale operatorie, in modo da rendere ogni procedura necessaria più rapida e veloce. L’opportunità di svolgere ecografie a domicilio garantirebbe un’ingente risparmio alla sanità pubblica, riducendo nello stesso tempo il sovraffollamento degli ospedali.
L’evoluzione tecnologica e nuovi software potranno inoltre permettere ai pazienti di controllare a casa propria peso e pressione e di calcolare le dosi di insulina, mentre i medici potranno consultare e compilare più comodamente cartelle cliniche digitali, come già avviene in alcuni casi sia in Europa che negli Stati Uniti.
Marta Albè