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Esami del sangue o delle urine? No, test del respiro

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Attualmente per diagnosticare diverse problematiche di salute si ricorre ad analisi particolareggiate del sangue o delle urine. Presto però potrebbe cambiare tutto e potrebbe essere sufficiente ricorrere ad un originale test del respiro.

Questo test, a detta dei ricercatori svizzeri del Politecnico di Zurigo (ETH), sarà molto più semplice e meno invasivo e permetterà di diagnosticare diversi tipi di malattie, proprio come oggi accade con le tradizionali analisi.

A detta degli scienziati, le vecchie analisi devono andare al più presto in pensione, per lasciare spazio invece a nuovi metodi ad alta risoluzione che possano analizzare appunto la composizione chimica del respiro. Sono loro stessi, guidati dal professor Renato Zenobi, ad aver ideato uno strumento di diagnosi che si basa sui principi della Medicina Tradizionale Cinese (MTC) ma che è stato sviluppato in maniera più moderna e scientifica.

Grazie ad una spettrometria di massa si potranno utilizzare i composti chimici specifici che si trovano concentrati nel respiro per valutare lo stato generale di salute. Per testare questo metodo, i ricercatori si sono serviti di 11 volontari a cui è stato analizzato il respiro riuscendo a scoprire che l’impronta chimica di quest’ultimo è molto personale, anzi unica, proprio come nel caso delle impronte digitali, ed è composta da metaboliti volatili e semi-volatili che, a differenza di ciò che emerge da analisi del sangue e delle urine, non cambiano da prelievo a prelievo.

«Abbiamo trovato alcune piccole variazioni durante il giorno – ha dichiarato il dottor Pablo Martinez-Lozano Sinues, uno degli autori dello studio – ma nel complesso il modello individuale rimane sufficientemente costante per essere utile agli scopi medici».

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