caso in Canada di escherichia coli?

E coli: forse in Canada un caso. Sale numero delle vittime

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In Canada si registrerebbe il primo caso sospetto: secondo un comunicato di Arlene King, responsabile sanitario dell’Ontario, si tratta di un uomo della regione di Peel, che aveva viaggiato recentemente in Germania. I test preliminari «confermano la presenza di una tossina compatibile con l’epidemia europea».

Sale a 24 il bilancio delle vittime dell’epidemia di E. Coli. Lo ha reso noto l’istituto Robert-Koch per la salute pubblica, secondo cui il maggior numero di decessi si ha nella Bassa Sassonia, dove si trova l’azienda di Uelzen produttrice dei germogli di soia sospettati, ipotesi per ora non confermata.

Intanto in Germania è allarme ospedali, presi d’assalto da pazienti ricoverati per accertamenti sull’infezione dal batterio killer. Dalle righe dello Spiegel online si legge “La Società Ospedaliera tedesca esige un sostegno finanziario consistente per poter far fronte all’emergenza, mentre le critiche rivolte al governo per la gestione della crisi sanitaria diventano sempre più feroci”.

IN ITALIA

Scendono in piazza gli agricoltori italiani. A Fondi, all’ingresso del più grande mercato ortofrutticolo italiano (Mof), sono stati distribuiti direttamente ai consumatori tutti i prodotti ortofrutticoli che non sono stati venduti. La psicosi coinvolge ben 300 mila imprese ortofrutticole nazionali per una perdita, segnala Coldiretti, di 100 milioni di euro.

Il ministro della Salute Fazio continua a sostenere che “non ha alcun senso non mangiare frutta e verdura e non ha alcun senso fare ulteriori controlli in Italia, ad eccezione di quelli di routine” e invita alla calma “Non paragoniamo questa epidemia all’H1N1 perché sono due cose completamente diverse. Questa non si propaga da persona a persona“.

Germana Carillo

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania