L’estratto di liquirizia potrebbe essere un valido aiuto naturale contro gli “effetti collaterali” della menopausa, come le vampate di calore e la sudorazione improvvisa.
I ricercatori della University of Southern California (Usa) stanno sperimentando una pillola a base di radice di liquirizia che sembra riuscire ad assolvere la “mission impossible” contro i fastidiosi bollori della menopausa. I dati preliminari sono stati presentati al congresso annuale dell’American Society for Reproductive Medicine.
I ricercatori hanno somministrato per un anno ad un piccolo gruppo di 51 donne in menopausa, 50 mg di estratto di liquirizia quotidianamente, analizzando sintomi e variazioni, ad un altro gruppo un placebo e a un terzo gruppo 100 mg al giorno. Nel gruppo dei 50 mg è stata rilevata una riduzione delle vampate dell’80%, mentre la media degli attacchi quotidiani è passata da 10 a 2. Diminuito anche il numero delle sudorazioni notturne, passato da una media di 4 a notte a 2.
“Le signore hanno avvertito la differenza“, afferma Donna Shoupe, una delle autrici dello studio. Tuttavia, c’è ancora qualche dubbio da fugare, visto che il campione di studio era limitato e l’effetto del placebo somministrato al secondo gruppo di controllo ha avuto un effetto quasi simile, facendo emergere la forte componente emotiva nei disturbi legati alla menopausa .
Certamente la strada che vede la liquirizia come metodo alternativo alla terapia ormonale sostitutiva, è aperta, anche se le donne italiane che affrontano la menopausa dicono sempre più spesso no ai farmaci: circa il 60% di loro sopporta i sintomi tipici senza il supporto di nessuna medicina.
Attenzione, però, anche i farmaci naturali comportano rischi. La liquirizia, ad esempio, è controindicata per chi ha palpitazioni frequenti e tachicardia, oltre a essere risultata pericolosa per i bambini se consumata dalle mamme durante la gravidanza.
Roberta Ragni