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Farmaci: in Italia ne consumiamo sempre di più, poco i generici

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Niente crisi per il mercato del farmaco in Italia. Secondo il rapporto dell’Osmed (Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali), che ha analizzato la spesa farmaceutica dei primi dieci mesi del 2010, gli italiani consumano sempre più farmaci.

Nessuna flessione dunque, ma addirittura una crescita che ha portato a 954 le dosi di farmaci vendute ogni giorno ogni mille abitanti, contro le 924 dello scorso anno.

Farmaci prescritti. In testa alla classifica dei medicinali più prescritti troviamo quelli cardiovascolari, seguiti da quelli per l’apparato gastrointestinale e per il metabolismo.

Farmaci equivalenti. Fino a dieci anni fa, la fiducia verso questa categoria di farmaci, contenenti lo stesso principio attivo di quelli comunemente conosciuti, era piuttosto limitata e solo un italiano su 100 li acquistava. Oggi tale cifra si è decuplicata salendo a uno su 10, ma è ancora bassa rispetto alla media europea di 5 su 10.

A fare il punto sul mercato dei farmaci generici sono stati Massimo Cherubini, Francesca Giani e Michele Uda, attraverso il libro “Farmaco generico, un cammino lungo dieci anni. I protagonisti si raccontano“. In occasione del primo decennio dalla legge 405/2001 che ha introdotto ufficialmente i farmaci privi di “marca” in Italia, sono state prese in esame 50 aziende per un totale di 4500 addetti diretti. Si tratta dunque di un mercato in forte crescita (pari a circa un miliardo di euro, prezzi al pubblico), con un fatturato annuo superiore ai 600 milioni, quasi 190 milioni di confezioni vendute nel 2009, contro i 17 milioni di 10 anni fa.

Ma non basta ad equiparare l’Italia agli paesi dell’Ue. Insieme alla Grecia, siamo il fanalino di coda per la quota di mercato riguardante i farmaci equivalenti che costuiscono il 12% di tutti i medicinali venduti. Inoltre, solo per il 13% dei principi attivi in commercio vi è l’equivalente. Fra i medicinali su prescrizione rimborsati dal Ssn nel primo semestre 2010, i generici hanno rappresentato il 15,3% del totale.

Da Nord a Sud. Come al solito lo stivale non è mai unito, neanche sotto il profilo della vendita dei farmaci. Ad affidarsi ai generici è soprattutto la Provincia di Trento (22,4%), seguita dalla Lombardia (19,8%), mentre in coda troviamo la Campania con l’11% e la Calabria col 10%.

In materia di farmaci senza marca persistono ancora pregiudizi e falsi miti” ha detto Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano. E il problema riguarda anche i medici, non solo i pazienti. Continua: “Un’indagine ha dimostrato che il 58% dei medici italiani confessa perplessità sui medicinali equivalenti, il 60% esprime dubbi sull’efficacia dei senza marca e il 40% sulla tollerabilità. Timori assolutamente infondati che purtroppo, pur all’interno della classe medica, rispecchiano quelli della gente comune“.

Francesca Mancuso

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.