Avete mai notato che nelle puntate più interessanti e misteriose del Dr. House alla fine la diagnosi è sempre la stessa? “È Lupus!” dichiara spesso con ghigno sarcastico il claudicante medico.
Il Lupus è una malattina autoimmune, il che significa, in parole povere, che il vostro corpo si inventa un invasore inesistente e si autobombarda di anticorpi per distruggere l’immaginario nemico. In questi casi l’organismo non distingue il “sè” dal “non sè”, e credendo di colpire invasori estranei (come batteri, virus, ecc.) colpisce invece se stesso, danneggiandosi a volte irreparabilmente.
Ma spieghiamo in termini medici di che si tratta. Il Lupus Anticoagulante, o LA è un sottotipo di anticorpo associato alla APS, la sindrome da anticorpi antifosfolipidi. La APS è una malattia autoimmune abbastanza diffusa, causata da un gruppo di autoanticorpi, chiamati anticorpi antifosfolipidi, che provoca episodi di trombosi arteriosa (quindi coaguli nei vasi sanguigni, una delle cause principali di mortalità nei paesi industrializzati), aborti spontanei, e una ridotta quantità di piastrine nel sangue.
Recentemente un team di scienziati del Centro di medicina dell’Università di Utrecht e del Centro di medicina dell’Università di Leida, hanno pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Lancet Neurology i risultati di uno studio secondo cui le donne positive ad una forma di lupus chiamato Lupus Anticoagulante rischiano seriamente di essere colpite da ictus e infarti, e il rischio diventa ancora maggiore se i soggetti assumono contraccettivi orali (la pillola anticoncezionale) o se fumano.
La APS tra l’altro colpisce un numero molto elevato di giovani donne, e viene diagnosticata di solito grazie all’analisi degli anticorpi antifosfolipidi che si fa in caso di un episodio trombotico, come un ictus o un infarto.
Il team di scienziati olandesi ha effettuato un importante studio di controllo sulla popolazione che ha coinvolto più di 1000 donne under 50, di cui 628 sane e 378 già colpite da infarto o ictus. I soggetti hanno compilato un questionario che ne valutava i comportamenti rischiosi per il sistema cardiovascolare (come assumere la pillola o fumare, appunto), e hanno fatto le analisi del sangue per verificare la presenza di anticorpi antifosfolipidi.
Il risultato? Questa forma di lupus è stata individuata in 30 donne colpite da ictus e in 6 colpite da infarto; il rischio di ictus è 43 volte superiore nei soggetti positivi al Lupus Anticoagulante, e questi stessi soggetti rischiano l’infarto 5 volte di più che gli altri; le donne positive all’anticorpo che in più fumano o assumono la pillola rischiano ictus o infarti fino a 200 volte più delle altre.
Questa la conclusione degli scienziati: “I nostri risultati suggeriscono che il lupus anticoagulante costituisce un fattore di rischio di grande rilevanza per gli episodi di trombosi arteriosa nelle giovani donne e la presenza di altri fattori di rischio cardiovascolari incrementa ulteriormente questo rischio“.
Simona Redana