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Non ha il gene del cancro al seno la bimba Ogm nata in Spagna

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Parlerà spagnolo la bambina che non avrà mai (molto probabilmente) un tumore al seno. Lei, nata lo scorso dicembre, è un essere umano Ogm.

In lei non è presente un gene, il BRCA1, quello che aumenta le probabilità di contrarre un tumore al seno, alle ovaie e al pancreas.

L’intervento, realizzato dal programma di riproduzione assistita Puigvert-Sant Pau di Barcellona, è nato dall’intenzione della mamma di evitare che il destino che ha colpito la sua famiglia con tumori al seno potesse abbattersi anche sulla sua prole.

È stata così fatta richiesta di autorizzazione alla Commissione Nazionale per la Riproduzione Assistita che ha concesso l’utilizzo di tecniche di diagnosi genetica pre-impianto per un tumore.

Se da un lato, la legge spagnola concede la selezione genetica degli embrioni liberi da alcune malattie collegate a un unico gene, come la fibrosi cistica, nel caso di cancro alla mammella il processo di autorizzazione è più complicato perché quel tipo di tumore interessa anche altri geni. È per questo che, secondo la legge spagnola, ogni caso deve essere analizzato a sé.

Ad autorizzazione ricevuta, vengono fecondati più ovuli e prodotti più embrioni per selezionare quelli senza il gene BRCA1 che poi vengono impiantati nella donna. Con questo, il neonato ha una probabilità di sviluppare il tumore ridotta tra il 50 e l’80%.

Insieme con la Spagna solo la Gran Bretagna autorizza questo tipo di interventi, che in Italia sono vietati.

Germana Carillo

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania