Da sempre i fondi del caffè vengono utilizzati come fertilizzante per le piante e repellente per gli insetti, ma una recente ricerca, pubblicata sul Journal of Agricultural and Food Chemistry, ha scoperto che essi contengono una ricca quantità di sostanze antiossidanti, che potrebbero essere utilizzate per la produzione di integratori alimentari.
Calcolando che nel mondo sono milioni, se non miliardi, le persone che bevono il caffè, si stima che ogni giorno vengano prodotti circa venti milioni di tonnellate di fondi di caffè, dunque una preziosa fonte da sfruttare.
La ricerca è stata condotta dall’American Chemical Society e finanziata dal Ministero spagnolo dell’Economia. La dottoressa Maria Paz de Peña, docente di Nutrizione e Scienze degli Alimenti dell’Università di Navarra, a capo del team di studiosi, ha fatto notare come questa enorme quantità di fondi di caffè, e quindi di antiossidanti, venga sprecata ogni giorno e come sia importante sfruttarla per aiutare la nostra salute.
Tuttavia, la quantità di fondi di caffè non è sempre uguale: secondo i dati raccolti dallo studio, sono diverse osservazioni, è stato riscontrato che il numero di antiossidanti dipende dal modo in cui viene preparato il caffè. Per esempio, i fondi di caffè preparato con le capsule, i filtri e l’espresso da bar contengono una quantità di antiossidanti maggiore rispetto al caffè preparato in casa con la Moka.
Dunque, riciclare i fondi del caffè potrebbe avere diversi benefici, a cominciare da quello ambientale, in quanto si produrrebbero meno rifiuti organici e, una volta estratte le sostanze antiossidanti, possono continuare ad essere utilizzati per comncimare le piante.
Un altro vantaggio, come già ricordato, è il giovamento per la salute, vista la possibilità di utilizzare gli antiossidanti in essi presenti per produrre integratori. Infine, il recupero dei fondi di caffè sarebbe una fonte di risparmio economico, in quanto si utilizzerebbe un prodotto di “scarto” a costo zero.
Silvia Bianchi
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