Depressione post partum anche per i papà? Possibile. E a pagarne le conseguenze anche in questo caso sono i figli.
Uno studio della NYU School pubblicato sul Journal Maternal and Child Health ha dimostrato una stretta correlazione tra problemi di natura comportamentale dei cuccioli e sintomi depressivi di madri e padri.
1 bambino su 4 ha mostrato problemi di questo tipo e “i risultati riportati nella ricerca – puntualizza Michael Weitzman, docente di Pediatria e di Medicina Ambientale – illustrano i fattori che aiutano a identificare i padri che potrebbero trarre beneficio dallo screening per la depressione clinica; pensiamo che i dati siano ora particolarmente rilevanti, data l’attuale crisi finanziaria e il contemporaneo aumento della disoccupazione negli Stati Uniti“.
Ad essere più esposti al rischio di depressione, infatti, risultano essere i padri che vivono in povertà (1,5 volte più comune rispetto al resto della popolazione), coloro che hanno un bambino che ha bisogno di assistenza sanitaria (1,4 volte più comune); quelli che convivono con una madre con sintomi depressivi (5,75 volte più comune); e coloro che rischiano la disoccupazione (6,50 volte più comune).
Anche se non nota come la depressione post partum femminile, quella dei papà era già stata sottoposta aòl vaglio degli studiosi. Una precedente ricerca ha evidenziato una correlazione tra depressione materna e depressione paterna, giungendo alla conclusione che la prevenzione e le azioni di intervento per la depressione nei genitori potrebbero e dovrebbero essere incentrate sulla coppia e la famiglia piuttosto che sul singolo individuo.