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Igiene dentale: i 10 alimenti da evitare

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Sos dentini: i bimbi italiani non sanno cosa significhi aver cura dei propri denti. La colpa? Di una mancata educazione, di un’alimentazione scorretta, abitudini sbagliate.

Tutte cose che contribuiscono ad abbassare la media dell’età in cui i bambini si trovano a combattere con la prima carie

È la denuncia che proviene dall’AIDI, l’Associazione Igienisti Dentali Italiani, che dall’8 al 16 ottobre sarà in 21 piazze italiane con la campagna “Tutti in piazza sorridenti“.

Una corretta igiene orale, insomma, dovrebbe essere la regola da seguire, oltre a limitare quanto più possibile i fuoripasto, ridurre il consumo di dessert e di carboidrati ed aumentare quello di vegetali crudi e latte. È ovvio che poi ad aumentare il rischio di carie concorrono la frequenza con cui si assumono certi cibi e la predisposizione orale individuale.

 

Ecco i 10 gli alimenti potenzialmente più pericolosi:

 

1. frutta, succhi e polpe di frutta

2. bevande zuccherate acide, spesso gassate (cola, aranciata, gazzosa, limonata)

3. bevande dolci a base di malto, soft-drink

4. zucchero e miele utilizzati per dolcificare cibi e bevande

5. confetture di frutta, gelatine, miele, creme dolci (nutella)

6. caramelle e dolciumi vari (lecca-lecca, croccanti, torrone, ecc…)

7. cioccolato al latte e derivati

8. sciroppi e farmaci pediatrici zuccherati al fine di migliorarne il gusto

9. alimenti confezionati (merendine dolci, biscotti e snack)

10. alimenti molto acidi: agrumi, mele, ananas, uva, fragole, aceto, vino, pomodori.

 

Curiosità. Gli esperti consigliano di aspettare sempre 25-30 minuti prima di lavarsi i denti dopo il consumo di cibi dolci e contemporaneamente acidi (agrumi, succhi di frutta, marmellate, pomodori): l’acidità, infatti, indebolisce lo smalto. Inoltre, a colazione è meglio consumare la classica spremuta d’arancia prima del latte (basico) o del the.

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Germana Carillo

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania