Una banalissima gomma da masticare potrebbe diagnosticare la malaria e altre malattie nei paesi in via di sviluppo, in tempi rapidi e soprattutto a bassissimo costo. Grazie ad una borsa di studio della Fondazione Bill and Melinda Gates, Andrew Fung e alcuni suoi colleghi dell’University of California di Los Angeles stanno sviluppando Maliva, un chewing-gum che diagnostica la malaria. “Ovunque si vendono caramelle, si può vendere questa gomma”, ha detto Fung.
Una persona è infetta dalla malaria quando una zanzara Anopheles femmina, alla ricerca di sangue per nutrire i suoi piccoli, morde una persona. Da sei a quattordici giorni dopo la puntura, l’individuo infetto esporrà vari sintomi, come febbre, brividi, vomito, mancanza di energie e perfino convulsioni.
Nei paesi ricchi, la guerra contro la malaria è stata vinta quasi mezzo secolo fa, ma la malattia continua a devastare le comunità nei paesi in via di sviluppo. Nel 2006, ci sono stati 247 milioni di casi e 881.000 morti per la malattia.
Per diagnosticare la malaria, gli scienziati hanno preso un piccolo campione di sangue e lo hanno esaminato al microscopio, alla ricerca di globuli rossi più scuri del normale, quelli infettati dai parassiti della malaria. Quindi, utilizzando una sola goccia di sangue, i test sono in grado di rilevare la presenza della malaria.
Ma ci sono aree del mondo che non possono permettersi i test, anche se solo con una goccia di sangue, e quindi si è pensato ad un nuovo metodo per rilevare la malaria. Maliva potrebbe essere quel metodo, dato che tre delle proteine che i test individuano, si possono trovare anche nella saliva. Dopo pochi minuti che la gomma viene masticata, può essere applicata su una striscia di carta. Le nanoparticelle, legate alle proteine della malaria, si mostrano come una linea sottile. Se non c’è nessuna linea, non c’è alcuna malaria.
Fung spera di avere un prototipo funzionante di Maliva entro il prossimo anno. Il programma prevede di iniziare a testarla di lì a poco.
Mario Notaro