Contro l’infertilità maschile un valido aiuto è fornito da vitamine a antiossidanti. Lo ha rivelato una ricerca dell’Università di Auckland, diretta da Marian Showell e pubblicata su The Cochrane Library.
Analizzando 34 studi che racchiudevano i dati di 2.876 coppie che avevano frequentato centri per la fertilità e si erano sottoposte a tecniche per la riproduzione assistita, i ricercatori hanno cercato di capire più a fondo la causa della difficoltà di procreare. Hanno così scoperto che solitamente è l’uomo ad avere maggiori difficoltà, ed in particolare le cause più comuni sono due: la bassa conta spermatica e la scarsa motilità degli spermatozoi.
Ma una soluzione potrebbe venire dalle vitamine (sopratutto E ed L) e dagli antiossidanti (carnitina, zinco e magnesio), la cui assunzione, secondo gli studiosi, aumenterebbe le possibilità di fecondazione. Alla base del miglioramento e dell’incremento della fertilità vi sarebbe l’azione benefica degli antiossidanti che limita la capacità dei radicali liberi di danneggiare il DNA degli spermatozoi.
“In un programma di riproduzione assistita può essere consigliabile incoraggiare gli uomini a prendere integratori di antiossidanti per via orale per migliorare le possibilità delle loro partner di rimanere incinte” ha commentato la dottoressa Showell.
Ma bisogna sempre tener presente che si tratta ancora di conclusioni basate su prove limitate, che necessitano di ulteriori verifiche.
Francesca Mancuso