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Infertilità maschile, in crescita le infezioni batteriche

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Le infezioni batteriche causano sempre più problemi di infertilità maschile e solo quando si tenta di avere un figlio ci si accorge di averle.

Sono sempre più i casi di uomini con problemi di infertilità dettati da infezioni“, spiega Manuel Pensis, referente del laboratorio di andrologia di ProCrea, centro di Medicina della Riproduzione di Lugano (Svizzera).

Si tratta per lo più di Papilloma virus (HPV), E.coli e Clamidia, tutte infezioni asintomatiche, ma che possono provocare infertilità o “danneggiare la qualità del liquido spermatico“.

Le capacità riproduttive nell’uomo sono in calo: negli ultimi due decenni è stata riscontrata un diminuzione della quantità media degli spermatozoi prodotti con anche un significativo calo della motilità.

Conclude Michael Jemec, specialista in Medicina della Riproduzione del centro ProCrea: “Il problema maggiore è quello della mancata prevenzione. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il 30% dei nuovi casi di malattie sessualmente trasmissibili riguarda persone al di sotto dei 25 anni. Occorre puntare sempre più sulla prevenzione: se da una parte registriamo una maggior sensibilità dei medici di famiglia e dei ginecologi nei confronti della salute riproduttiva maschile, troppo spesso gli uomini si sottopongono a controlli ancora tardi“.

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania