Si teme per i tre pazienti ricoverati negli ultimi due giorni a Torino, press l’ospedale “Le Molinette“. Le condizioni delle tre persone, affette dal virus A H1n1, sono gravi ma attualmente sbatili e si trovano nel reparto di terapia intensiva.
Il virus della suina, quindi, non smette di colpire. La seconda ondata di contagio, prevista per dicembre, probabilmente è slittata di qualche mese, e si farà sentire di più durante gennaio. La terza, invece è attesa per marzo.
I tre ricoverati di Torino diffondono allarme e preoccupazione. Si tratta di tre pazienti, con età anagrafica, peso e stile di vita differenti. Eppure tutti e tre sono stati colpiti dalla suina. Il primo paziente ad essere finito in ospedale lo scorso 16 gennaio, è stato un uomo torinese di 55 anni, . Affetto da una cardiopatia, l’uomo vent’anni fa riuscì a guarire da un tumore. Da martedì è sottoposto a Ecmo, respirazione extracorporea.
La seconda paziente invece è una donna di 32 anni, originaria del Bangladesh, ma residente a Torino. La donna, che è obesa, era già ricoverata presso il S. Giovanni Bosco prima di essere trasferita il 16 gennaio nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Molinette.
Il terzo nuovo caso è un giovane romeno di 25 anni, robusto e forte, senza aapparentemente malattei pregresse, che lavorava all’aeroporto di Caselle. Il ragazzo è stato ricoverato domenica 17 gennaio ema martedì è stato trasferito in rianimazione.
“Sono tre nuovi casi gravi”, ha spiegato il professor Marco Ranieri dell’ISS. “Che questo sia un caso di un nuovo picco di influenza A piemontese o nazionale, questo non sono in grado di dirlo. Dal nostro osservatorio non è risultata alcuna segnalazione nel mese di dicembre, mese in cui era previsto un secondo picco che però non c’è stato. Tuttavia, i tre casi da noi ricoverati sono un segnale importante che deve essere verificato e che consentirà di chiarire se ci stiamo avvicinando al secondo picco influenzale previsto in precedenza”.
Francesca Mancuso