Prendere la pillola contro l’ipertensione la sera piuttosto che al mattino. È il consiglio offerto dai ricercatori del Laboratorio di Bioingegneria e Cronobiologia dell’Università di Vigo, in Spagna, secondo i quali i farmaci ACE inibitori e sartani sarebbero più efficaci se presi a fine giornata (meno lo sarebbero i calcio antagonisti, i betabloccanti e diuretici).
Per lo studio, pubblicato sul Journal of the American Society of Nephrology, sono state prese in esame oltre 660 persone con insufficienza renale cronica: a parità di condizioni iniziali, quelli che hanno preso almeno una delle pillole prescritte la sera invece che al mattino hanno avuto nei 5 anni successivi un numero di eventi cardiovascolari gravi (infarto, ictus, scompenso cardiaco, occlusione delle arterie, decesso) più basso di quasi il 70% rispetto agli altri.
Il perché è presto detto: la pressione arteriosa segue un ritmo cicardiano, per cui è bassa durante il sonno notturno e subisce un picco prima del risveglio. “Per questo – commenta il cardiologo milanese Carlo Schweiger – è ragionevole pensare che la pastiglia presa con la prima colazione cominci a perdere effetto proprio nelle prime ore del mattino seguente, quando la pressione è fisiologicamente più alta e maggiore è infatti anche il rischio di infarti“.
Discorso ancora più valido per i cosiddetti pazienti “non dippers”, coloro cioè che non hanno il normale calo fisiologico della notte, come diabetici o i malati cronici ai reni. Ma non si escludono i pazienti di ipertensione semplice, quella detta essenziale, e quelli in cui invece i valori si alzano addirittura solo durante il sonno.”È l’andamento dei valori pressori durante il giorno e soprattutto durante la notte, quando l’organismo è meno pronto a difendersi, a determinare i possibili danni ai diversi organi“, spiega Francesco Portaluppi, professore di medicina interna all’Università di Ferrara.
Come si diagnostica l’ipertensione. Non bastano pochi incontri per capire che un paziente è iperteso. Secondo le ultime linee guida National Institute for Clinical Excellence (NICE), quando si riscontrano dei valori alti, bisogna sottoporre la persona a un monitoraggio continuo della pressione arteriosa per 24 ore applicando un manicotto per la misura della pressione, da tenere durante tutte le attività quotidiane e il sonno notturno.
Germana Carillo