Un neonato che si nutre di solo latte in polvere assume una quantità eccessiva di calorie. Lo dicono gli studiosi dell’Helmholtz Zentrum Munchen in collaborazione con l’Inran (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione). Questi hanno condotto una ricerca su 22 formule lattee per neonati nell’ambito del progetto europeo CASCADE.
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Vaccini, ipoallergenici e di soia i prodotti chiamati in causa. Le calorie che vengono prese ogni giorno con il latte in polvere sono state calcolate secondo le indicazioni della confezione, prendendo in esame la quantità in peso misurata in base alla capacità dichiarata del misurino e per pesata.
Ebbene: per il 90% dei prodotti esaminati si rischia l’assunzione di troppo prodotto a causa di due motivi. Innanzitutto, le dosi di latte indicate in etichetta per le diverse età sono superiori rispetto alle raccomandazioni e, inoltre, il misurino ha una capacità maggiore di quella che viene dichiarata. Per cui, aumentando il numero dei misurini, il piccolo di quattro mesi assume più calorie rispetto al proprio fabbisogno. In particolare, si è calcolato un eccesso calorico fino a circa il 24% del fabbisogno energetico raccomandato dalla Fao e dall’Oms.
Raffaela Piccinelli, nutrizionista dell’Inran spiega:
“Nello studiare le etichette delle formule lattee per i primi 4 mesi, si è visto che i misurini e le indicazioni riportate in etichetta potevano portare ad assunzioni eccessive di calorie. Per ovviare tale situazione si suggerisce di aggiungere in etichetta il consiglio di verificare almeno una volta, per pesata, che l’insieme dei misurini utilizzati corrisponda effettivamente alla quantità di formula lattea prescritta dal pediatra. Inoltre, nelle istruzioni dovrebbe sempre essere indicato che il misurino va riempito “raso” e non “pigiato”, come alcuni familiari e/o assistenti inesperti fanno nell’intenzione di nutrire meglio il bambino”.