Gli studi di settore finora effettuati per valutare i danni della televisione sui bambini hanno sempre preso in considerazione gli effetti negativi dello stare troppo tempo incollati allo schermo o dei programmi a loro poco adatti.
Stavolta, uno studio dell’Università di Pittsburgh, ha adottato un nuovo punto di vista, andando ad analizzare le lesioni causate dal ribaltamento dell’apparecchio sui più piccoli. La ricerca, infatti, pubblicata sul Journal of Surgical Research, ha riesaminato i ricoveri imputabili a questo tipo di infortunio – circa 50 – effettuati tra il 1999 e il 2009 presso il centro traumatologico dell’ospedale pediatrico dell’università.
L’incidente tipo ha coinvolto bambini in media di 3 anni ed è stato causato dal ribaltamento di televisori di 27 pollici posizionati su di un mobile con cassetti. La lesione più frequente è stata il trauma cranico, che in un caso si è rivelato addirittura fatale, seguita poi da fratture agli arti e da lesioni addominali interne.
La Product Safety Commission (CPSC) – l’agenzia federale statunitense che si occupa della sicurezza dei prodotti a tutela dei consumatori – nel 2007 ha classificato il ribaltamento da televisore tra i primi 5 incidenti domestici come frequenza e come la terza causa di malattie e decessi. Solo in quell’anno infatti si sono verificati 22 incidenti mortali.
John Daniel Rutkoski, uno dei ricercatori dell’Università di Pittsburgh, rileva come infortuni del genere siano sempre più probabili, causa le dimensione maggiori degli schermi, anche se l’avvento dei cristalli liquidi potrebbe portare ad una riduzione di tali eventi.
“Si può sperare – commenta Rutkoski – che l’avvento degli schermi a cristalli liquidi, che riducono il peso dell’apparecchio, lo rendono meno sbilanciato tra porzione anteriore e tubo catodico e ne facilitano l’ancoraggio alla parete, riducano in qualche misura il rischio. Anche se si affaccia una nuova minaccia, quella dei monitor dei computer, dai quali anche i più piccoli sono sempre più attratti anche a causa dell’offerta crescente di giochi interattivi”.
Gli studiosi quindi invitano genitori, e quanti abbiamo a che fare con bambini in casa, a vigilare in maniera scrupolosa sugli spostamenti e comportamenti pericolosi, ma soprattutto a controllarli: in 8 casi su 10 gli incidenti sono avvenuti mentre i piccoli erano soli davanti alla tv.
La Consumer Union degli Stati Uniti poi raccomanda di verificare la stabilità del televisore sul mobile, di utilizzare sostegni adatti al peso e alle dimensioni dell’apparecchio, di collocarlo il più possibile in basso e in posizione arretrata sul piano d’appoggio e di evitare mobili con cassetti, che posso diventare scale improvvisate per la curiosità dei bambini.
Fabrizio Giona