Crizotinib: è il nome di un inibitore della proteina Alk, che causa uno dei tumori più maligni del sangue, il Linfoma Alk-positivo. Di questo tipo di linfoma, molto aggressivo e di rapida crescita, in Italia si ammalano ogni anno circa 1000 persone.
Il Crizotinib è un nuovo farmaco sperimentato al dipartimento di Medicina clinica e prevenzione dell’Università di Milano-Bicocca e all’unità di Ematologia dell’Ospedale San Gerardo di Monza.
Gli studiosi, coordinati da Carlo Gambacorti Passerini, professore associato di Medicina Interna al Bicocca, hanno condotto la sperimentazione su tre pazienti tra i 20 e 26 anni in fase molto avanzata della malattia, tanto che “vari livelli di chemioterapia, incluso il trapianto autologo, avevano fallito”, spiega Enrico Pogliani, direttore del dipartimento di Medicina Clinica e dell’Unità di Ematologia.
Ebbene, già dopo 3 o 4 giorni di trattamento con Crizotinib, la febbre è scomparsa, i dolori ridotti, in 2 casi si è avuta la regressione completa e in un caso solo parziale delle lesioni presenti dopo un mese di terapia.
Ora tutti e tre i pazienti continuano a casa la terapia e la somministrazione avviene per via orale due volte al giorno.