Un nuovo farmaco contro il diabete di tipo 2. È stato messo a punto da Novo Nordisk e si chiama Liraglutide. La sua capacità è quella di “imitare” l’ormone GLP-1, che ha il compito di stimolare le beta cellule del pancreas al rilascio dell’insulina solo in determinate condizioni, cioè in presenza di concentrazioni elevate di glucosio nel sangue.
Stando a quanto affermano i ricercatori, il nuovo farmaco andrebbe assunto una sola volta al giorno, in qualunque momento della giornata. I vantaggi sarebbero molteplici, poiché in primo luogo il Liraglutide è in grado di assolvere alle funzioni che l’organismo dei soggetti diabetici non è in grado di portare a termine, in secondo luogo evita l’ipoglicemia, inibisce l’appetito, tenendo sotto controllo, conseguentemente, la pressione arteriosa.
Una panacea, o forse no. Ma sicuramente potrà rendere meno faticosa la vita delle persone affette da diabete, che potrebbero affrancarsi dall’insulina. Va sottolineato che il nuovo prodotto è simile per il 97% al GLP-1 e ciò riduce notevolmente il rischio della creazione di anticorpi.
Agostino Consoli, insegnante di Endocrinologia dell’Università di Chieti spiega: “A fare la differenza è l’innovativo meccanismo di azione che simula l’attività dell’ormone naturale GLP-1, stimolando le beta cellule del pancreas al rilascio di insulina solo in presenza di concentrazioni elevate di glucosio“. Un modo intelligente di controllare la glicemia, secondo il medico.
Un altro vantaggio è illustrato dal professor Giorgio Sesti, dell’UNIVERSITÀ “MAGNA GRÆCIA” di Catanzaro: “Le attuali terapie per il diabete di tipo 2 non consentono di mantenere un controllo duraturo nel tempo, è per questo che occorre costantemente incrementare sia le dosi sia il numero di farmaci assunti dai pazienti fino ad arrivare alla prescrizione di insulina, mentre Liraglutide può essere assunto in un’unica dose giornaliera per via sottocutanea“.
Francesca Mancuso