La sospensione della vaccinazione antivaiolo sarebbe tra le cause della esponenziale diffusione del virus dell’Hiv.
E’ quanto emerge da uno studio in corso di pubblicazione su BMC Immunology alla luce di un’indagine frutto della collaborazione tra la George Mason University di Manassas, in Virginia, la George Washington University e l’Ucla.
Eradicata ufficialmente dall’Oms nel 1980, in Italia la vaccinazione contro il vaiolo è stata abrogata nel 1981, negli Usa nel 1972, mentre l’ultimo caso noto di vaiolo fu stato diagnosticato nel ’77 in Somalia.
Gli studiosi americani hanno pensato che la vaccinazione antivaiolosa potesse rallentare la diffusione dell’Aids tramite alterazioni a lungo termine nel sistema immunitario. Tra queste, ci sarebbe probabilmente l’espressione di alcuni recettori, come il CCR5, sulla superficie dei globuli bianchi di una persona esposta a tutte e due i virus. Ad essere tenuta sotto osservazione è stata la capacità dei globuli bianchi di soggetti da poco vaccinati contro il vaiolo di sostenere la replicazione del virus HIV rispetto ai non immunizzati.
Risultato: la replicazione era di 5 volte più bassa nei soggetti vaccinati.
Una grande scoperta, ma i ricercatori vanno cauti:
“è decisamente troppo presto per raccomandare una vaccinazione generale per contrastare l’Hiv”.