Bronchiti, polmoniti e affezioni delle vie respiratorie; troppo spesso si trascurano e sottovalutano.
In realtà, l’attenzione è abbastanza alta su infarto, ictus e neoplasie – anche di livello respiratorio – mentre le patologie polmonari sono “dimenticate”. Questo l’allarme lanciato da Francesco Violi, Direttore della Prima Clinica Medica dell’Università degli Studi della Sapienza di Roma e presidente di Simi (Società italiana medicina interna) su un autorevole quotidiano di salute e benessere.
“Aumentando la vita media – secondo l’esperto – sono aumentate anche le patologie di questo tipo. Il problema è la percezione che se ne ha: un’infezione da polmonite presa da un anziano può anche essere causa di morte e scaturire da una banale influenza di stagione. Ecco perché, in questo come in altri casi, sono importanti dei controlli periodici e soprattutto è importante fare sempre il vaccino antinfluenzale di ogni anno“.
Inoltre, spesso, è difficile “isolare” queste patologie se si ha un quadro clinico magari complicato da altri acciacchi. Ecco perché, sempre nel caso degli anziani, occorre un approccio pluri-terapeutico che consenta ai familiari di orientarsi. Nel caso di giovani e giovanissimi, un dato allarmante è quello relativo alla qualità dell’aria delle nostre città: in effetti, smog e scorretti stili di vita fanno ammalare sempre più spesso di patologie respiratorie.
E, se è possibile, l’Oms ci dà un dato ancora più critico: nel 2015 a farsi avanti in tutta la sua virulenza sarà la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva, una malattia polmonare che diventerà la terza causa di morte nel pianeta. La sua azione è una cronica ostruzione delle prime vie aeree, molto invalidante perché rende anche attività semplici come il camminare, estremamente affannose. La soluzione è quella di fare molta prevenzione e non trascurare mai nulla, neppure una semplice tosse secca e stizzosa.
Sara Tagliente