Parlare di menopausa significa entrare in un argomento particolarmente delicato: si tratta di un passaggio dell’esistenza che ogni donna affronta con risposte emotive differenti, dettate dalla relazione con il proprio corpo e la propria femminilità, ma anche molto legate alle condizioni fisiche individuali.
A questo proposito, un rischio da tenere ben presente nel periodo della menopausa e post-menopausa è quello dell’anemia, che può insorgere a seguito di un regime dietetico inadeguato. È quanto emerge da uno studio compiuto su circa 73 mila donne – Observational Cohort of the Women’s Health Initiative (WHI-OS) – e svolto dai ricercatori dell’Università dell’Arizona, coordinati dalla dottoressa Cynthia Thomson.
Lo studio è stato pubblicato sul Journal of American Dietetic Association e dai risultati della ricerca è emerso che i rischi di manifestare anemia sono inproporzione alla quantità di nutrienti di cui la dieta seguita risulta priva. Se è uno soltanto il nutriente di cui il regime alimentare è carente, il rischio di diventare anemiche aumenta del 21%; se le carenze sono tre, il rischio aumenta del 44%. Le carenze più gravi che sono state riscontrate erano quelle di ferro, vitamina B, vitamina C, folati.
Secondo la dottoressa Thomson “Questo studio suggerisce che apporti nutrizionali inadeguati sono un fattore di rischio significativo per l’anemia in questa popolazione di donne anziane e l’uso di integratori multivitaminici/minerali non è associato a una minore incidenza dell’anemia. La mortalità totale è aumentata rispetto a una diagnosi di anemia, e l’anemia è stata associata con una ridotta capacità di lavoro fisico e inattività fisica; dati che rendono più concreta la preoccupazione inerente l’assistenza sanitaria nel processo d’invecchiamento”.
I ricercatori manifestano preoccupazione per la ridotta quantità di studi che sono stati compiuti negli ultimi anni in merito alla diffusione dell’anemia nella popolazione femminile durante il periodo della menopausa. Si tratta di un settore nel quale sono dunque necessari ulteriori approfondimenti scientifici, per favorire un approccio il più equilibrato e sereno possibile a questa fase della vita, che non scrive la parola fine, ma apre una nuova pagina nella storia della femminilità di ogni donna.
Francesca Di Giorgio