Allenare la mente per scongiurare il rischio Alzheimer.
È questa l’ipotesi avanzata sulle pagine degli Archives of Neurology dai ricercatori americani dell’Università di Berkeley.
Gli studiosi hanno intervistato 65 anziani sulle loro abitudini alla lettura, alla scrittura e a giochi come cruciverba, sudoku e brain games elettronici. Li hanno poi sottoposti a risonanze magnetiche al cervello e hanno scoperto che nei soggetti che avevano una maggiore attività cerebrale il livello di amiloide,la proteina coinvolta nello sviluppo dell’Alzheimer, era minore.
Dichaira Susan Landau, autrice dello studio: “Quello che i nostri dati suggeriscono è che una vita intera trascorsa a impegnarsi in queste attività ha un effetto cruciale nel mantenersi cognitivamente attivi in età avanzata. Molto probabilmente l’amiloide inizia ad accumularsi molti anni prima della comparsa dei primi sintomi della malattia“.
È uno studio, questo, che conferma quanto già detto dai ricercatori dell’Albert Einstein College of Medicine, secondo cui allenare il cervello può ritardare il declino della memoria che sfocia poi nella demenza.