Al Gemelli di Roma è stata messa a punto – con la collaborazione dell’Istituto di medicina nucleare della Cattolica di Roma – una nuova terapia contro il neuroblastoma, uno tra i tumori più aggressivi che colpisce i bimbi.
In pratica, si tratta di unire sin dall’inizio del trattamento la radioterapia alla chemioterapia: lo iodio-radioattivo, che viene trasportato nelle cellule malate da una molecola vettore, le trova e le uccide anche se ci sono già metastasi.
La terapia, che utilizza il composto 131-I-metaiodobenzilguanidina, è stata già testata con successo in uno studio pilota i cui risultati sono stati pubblicati online su Pediatric Blood and Cancer, rivista scientifica organo ufficiale della Siop (Società internazionale Oncologia pediatrica).