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Allarme malattie sessuali in Italia: più a rischio le ragazze

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Secondo il primo rapporto dell’European center for diseases control (Ecdc), che raccoglie i dati degli ultimi 10 anni sulle malattie a trasmissione sessuale (Mst), in Europa le malattie sessuali sono in aumento.

Ma come? Eppure non se ne sente più parlare! Non ci sono più campagne pubblicitarie che ricordano l’uso del preservativo non solo come anticoncezionale, ma anche per prevenire il contagio dalle malattie veneree. Non si parla più di di sifilide, di clamidia, di gonorrea, di epatite… Eppure ci sono ancora e, anzi, il numero di nuovi casi è molto preoccupante: un aumento costante negli ultimi 10 anni ha portato a un raddoppio dell’incidenza da 143 ogni 100mila abitanti a 332.

E in Italia la situazione segue di pari passo quella europea. La più diffusa è la clamidia (33%), mentre si registra un calo di gonorrea e sifilide. Le persone più contagiate sono le donne (60% dei casi) e i giovani tra 15 e 24 anni (75% dei casi). Ma la cosa più preoccupante è che nei prossimi anni il numero delle malattie sessuali possa crescere in maniera esponenziale.

Negli anni ’90, forse sull’onda della diffusione del virus HIV, le campagne di sensibilizzazione erano migliaia e ovunque, dalla scuola alla televisione, passando per radio e giornali, tutti sentivano il bisogno di parlare, di conoscere e di difendersi da questo inarrestabile contagio.

Il profilattico è il metodo più sicuro per evitare le malattie derivanti dai rapporti sessuali e le gravidanze indesiderate”, così si concludeva una delle più famose pubblicità di condom. Ed è vero! Il profilattico è l’unico anticoncezionale che non permette il contagio! “Aids: se lo conosci lo eviti. Se lo conosci non ti uccide” Recitava una pubblicità dai toni forse più coloriti, ma certamente efficace.

Perché non ci sono campagne su Facebook, o blog in cui se ne parla? Una triste verità: la comunità del web non se ne occupa! E questo è preoccupante, soprattutto perché, essendo le più giovani ad essere maggiormente contagiate, proprio loro continuano a ignorare il problema. Non sanno che esiste! Troppo spesso vengono nominate come se fossero un problema solo del Sud del mondo, e quindi troppo lontano dalla nostra realtà, a cui noi non possiamo ( o non vogliamo) trovare rimedio. Il problema di evitare le gravidanze lo gestiscono bene con la pillola, ma non si preoccupano delle epatiti A, B e C, della clamidia, della sifilide, della gonorrea o dell’Aids.

E con l’arrivo dell’estate la situazione è ancora più a rischio, essendo questa la stagione delle avventure. Le famiglie, la scuola e la società in generale devo essere consapevoli che, se non si crea il giusto clima di attenzione, rischiamo di tornare ai livelli di 50 anni fa. Bisogna cercare di evitare allarmismi eccessivi, ma di creare nei ragazzi una coscienza del fenomeno e dargli gli strumenti per potersi difendere. I preservativi!

È importante sapere che queste infezioni, anche quando sono asintomatiche o comunque non troppo forti, possono portare anche all’infertilità nelle donne. Troppo spesso le pazienti si accorgono di essere infette solo quando cercano un figlio. La prevenzione sta nel riconoscere i sintomi delle diverse malattie e rivolgersi al ginecologo o al medico di famiglia per avere una diagnosi precisa.

Deve essere curato anche il partner: spesso gli uomini sono portatori sani di malattie veneree e non ne sono consapevoli finché la malattia non si manifesta nella donna.

Vorremmo segnalarvi alcuni siti e il video di un simpatico spot dell’inizio degli anni ’90 che divenne un po’ un tormentone nelle classi liceali…

Silvia Bellucci

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