Può la beneficenza legarsi a questioni legate al lusso? La risposta è sì. L’ennesima prova ci viene data dall’Asta benefica “Non vedo l’ora di battere il cancro”, giunta alla sua seconda edizione, che domani si terrà il 26 novembre alle ore 17 alla Sala Montanelli in Via Solferino 26/a a Milano.
Ad essere battuti all’Asta saranno sia prototipi che esemplari rari di orologi donati da 30 prestigiose case di orologeria, tutte schierate a sostegno della ricerca sul cancro. E quindi, proprio per questo motivo, i prezzi dei piccoli capolavori di meccanica di precisione, in altri casi inavvicinabili, saranno alla portata di tutti (o quasi).
«L’Asta degli orologi è un’iniziativa nata nel 2007, la prima edizione ha dato un risultato eccezionale. Grazie a questo evento abbiamo potuto raggiungere un pubblico nuovo per AIRC, che va dalle Case di orologeria ai collezionisti e, più in generale, agli amanti degli orologi, che sono sempre più numerosi»
commenta il presidente di AIRC, Piero Sierra.
«Il nome “Non vedo l’ora di battere il cancro” ha un significato particolare: infatti il nostro compito è quello di permettere alla ricerca di “andare sempre più veloce”, garantendole il maggior supporto economico possibile. Anche nella destinazione dei fondi, il tempo ha un ruolo fondamentale: infatti, se AIRC costituisce un sistema efficiente, trasparente e meritocratico nella selezione dei progetti scientifici, è altrettanto efficiente nel finanziare il più ampio numero di progetti di ricerca in un tempo molto breve».
I fondi raccolti da questa Asta serviranno a sostenere un programma chiamato “Brain Gain”, che serve a investire sui giovani talenti italiani attraverso borse di studio e consentendo loro di avviare un proprio laboratorio e di condurre progetti autonomi nell’ambito della ricerca sul cancro. Insomma una grande opportunità di crescita sia personale che professionale orientata verso il bene comune, cioè la vittoria sul cancro.
Emma Luxardo della Patrizzi & Co. Auctioneers, una tra le maggiori case d’aste mondiali di alta orologeria, dice che sarà proprio Osvaldo Patrizzi ad impugnare il martelletto per aggiudicare i 33 orologi fra il pubblico presente in sala e quello collegato on-line.
Anche attraverso il sito sarà infatti possibile mandare offerte e partecipare all’Asta da ogni parte del mondo. La particolarità di questa Asta sarà che gli orologi venduti saranno offerti senza riserva né commissioni d’asta.
Augusto Veroni, esperto di orologi e ideatore di questa particolare Asta, spiega come sia stato forte l’entusiasmo delle case di orologeria in questa iniziativa:
«Io mi sono limitato a fare da collettore della loro spontanea generosità»
commenta Veroni.
«Molti di loro, come me, hanno già combattuto con il cancro: sappiamo di aver vinto perché altri, prima di noi, hanno aiutato la ricerca a fare gli immensi passi avanti di cui godiamo gli effetti positivi».
L’Asta è resa possibile grazie al contributo di UniCredit Group, RCS Media Group e Patrizzi & Co. Auctioneers. E allora sincronizzate bene gli orologi per essere presenti personalmente o virtualmente all’Asta e non lasciatevi scappare l’occasione per fare del bene!