Tutti noi siamo a conoscenza di come il sonno possa svolgere un’importante funzione di rigenerazione dell’organismo e di riposo per la mente. Tuttavia i pazienti degli ospedali vengono spesso svegliati d’improvviso all’alba dagli infermieri per effettuare controlli di routine, oppure il loro sonno notturno risulta disturbato dai rumori tipici delle cliniche.
Gli ammalati ricoverati in ospedale spesso lamentano di non riposare bene a causa dei risvegli improvvisi dovuti a voci e rumori, magari provenienti dai corridoi, che arrivano fino alle stanze le cui porte vengono abitualmente lasciate aperte. Alcuni medici statunitensi hanno però iniziato a sospettare che un riposo disturbato in ospedale non possa favorire la guarigione.
Dapprima ha provato ad intervenire Jeremy Ackerman, convincendo i colleghi della Emory University ad occuparsi del problema del cattivo riposo dei pazienti in ospedale e di come il fenomeno potesse influire sulla loro salute. Uno studio in proposito è stato condotto di recente da parte di Orfeu Burton ed i risultati ottenuti sono stati pubblicati nei giorni scorsi sulle pagine della rivista Annals of Internal Medicine.
Lo studio non è stato condotto direttamente sui pazienti ricoverati in ospedale, poiché il suo svolgimento avrebbe potuto disturbare ulteriormente il loro riposo. I ricercatori hanno ritenuto opportuno registrare i rumori notturni degli ospedali e sottoporre al loro ascolto durante il sonno un gruppo di studenti. Alcuni di essi si svegliavano durante la notte a causa dei rumori oppure, pur non ricordando di essere stati disturbati da essi durante la notte, al mattino si ritrovavano già stanchi.
Gli effetti negativi dei rumori notturni, comprensivi di voci, movimenti dei carrelli, allarmi e suoni emessi dai macchinari, potrebbero essere ancora più evidenti sulle persone anziane ricoverate in ospedale, che potrebbero svegliarsi di soprassalto e non riuscire più ad addormentarsi durante la notte, con possibili conseguenze sulla pressione sanguigna e sui livelli di energia durante il giorno. Per attutire i rumori a volte potrebbe bastare chiudere una porta. Potremmo sperare che in futuro vi saranno ospedali più silenziosi?
Marta Albè