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Over 65: la vecchiaia comincia solo dopo gli 80 anni

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Resi noti i dati di un rapporto della London School of Economics sponsorizzato dal gruppo Bupa International (assicurazioni sanitarie) sulla vita degli anziani.

Il sondaggio è stato condotto in vari Paesi del mondo e in Italia ha coinvolto un campione di 1000 persone.

Ebbene, cosa emerge? Il 70% degli over 65 italiani si sente un giovanotto, il 72% dichiara di sentirsi in forma, il 40% crede che la vecchiaia cominci solo dopo gli 80 anni e solo il 18% soffre di depressione da invecchiamento. I timori sono legati per lo più alla perdita di memoria e di indipendenza (il 70%) e la possibilità di ammalarsi di cancro (33%) o di Alzheimer (25%).

Sono questi i dati confermati da Auser, una società dedicata all’assistenza agli anziani. In 20 anni ha avuto più di 300 mila iscritti over 65 e ogni anno sono circa 100 mila – il 65% di questi sono donne – quelli che partecipano alle attività culturali dell’associazione.

Inoltre, come ragazzini, i “vecchietti” di oggi non fanno progetti: solo il 23% arriva ai 65 anni con dei soldi da parte, mentre 3 su 4 preferiscono si affidano ai parenti.

Infine, sappiate che i francesi sono i più “giovani di spirito'”: a pensare che la terza età cominci una volta superata l’ottantina è ben il 54%, contro i cinesi che credono di invecchiare prima dei 60 anni (il 65%). Per il 70% degli indiani, invece, la vecchiaia è un’idea molto molto lontana.

Germana Carillo

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania