La pillola anticoncezionale è da sempre croce e delizia delle donne: c’è chi la ama e chi la odia, chi dice che fa bene, chi giura che fa male.
Il famoso farmaco contraccettivo, che da più di cinquant’anni consente alle donne di evitare gravidanze non desiderate, è prossimo ad una clamorosa svolta. Da anni il mondo scientifico è in fermento per la realizzazione di un contraccettivo maschile, battezzato all’unanimità come “il pillolo“. Dagli USA arriva una nuova ricerca della Columbia University su un nuovo “pillolo”, senza ormoni e senza effetti collaterali.
Il “pillolo” finora oggetto degli studi, infatti, si basa, in maniera analoga a quello femminile, sulla somministrazione di ormoni, nella fattispecie steroidi, in grado di bloccare la produzione di sperma. Ma gli effetti collaterali sembrano essere molti, dai problemi cardiaci al rischio di impotenza. Recentemente un team di ricercatori israeliani aveva già annunciato la realizzazione di un “pillolo” senza alcuna componente ormonale, grazie ad “una molecola in grado di neutralizzare una proteina contenuta nello sperma necessaria per la fecondazione“.
I ricercatori della Columbia University Medical Center si stanno concentrando sullo sviluppo di un contraccettivo orale per uomini non-steroideo, di conseguenza senza effetti collaterali. Gli scienziati americani hanno sviluppato, infatti, un farmaco che blocca temporaneamente la produzione di sperma senza causare danni a lungo termine per la fertilità maschile. Questo nuovo “pillolo” altera la capacità del corpo maschile di utilizzare la vitamina A, fondamentale per la produzione di sperma, agendo sui ricettori dei retinoidi.
I ricercatori assicurano che il farmaco non avrebbe nessun effetto collaterale (neanche sulla vista, per la quale la Vitamina A è fondamentale) e che, non assumendolo più, la produzione di sperma riprende regolarmente. Ma i test, fino ad ora, sono stati eseguiti soltanto su topi, anche se gli scienziati sperano di effettuare studi a lungo termine sull’uomo entro pochi anni.
Ancora tanti, dunque, i passi da compiere prima che il farmaco possa essere reperito sugli scaffali delle nostre farmacie.
Di certo, la scoperta entusiasmerà le donne: il “pillolo” potrebbe rendere ancor più democratica l’attività sessuale e non fare pesare solo sulle spalle del gentil sesso l’onere di doversi ricordare di prendere la pillola per evitare le gravidanze.
Ma cosa ne penserà la popolazione maschile italiana, tra cui pare che il concetto di contraccezione faccia ancora fatica a farsi strada? Starà forse storcendo il muso?
Roberta Ragni