Disinformazione, paura, pudore, o desiderio di sfidare la sorte? L’esistenza precaria dei giorni nostri e la scarsa informazione riguardo alla contraccezione, spingono una ragazza su tre a non utilizzare contraccettivi. Se non è la donna a prendere le precauzioni necessarie, il partner il più delle volte non è d’aiuto. Ne sono diretta conseguenza l’aumento delle gravidanze indesiderate ed il ricorso alla pillola del giorno dopo.
È quanto emerga da un’indagine condotta da parte di GFK Eurisko sui giovani italiani, con particolare riferimento alle ragazze di età compresa tra i 20 ed i 30 anni. La maggior parte di loro non avrebbe mai ricevuto né un’educazione sessuale adeguata né esaurienti e complete informazioni sui possibili metodi contraccettivi da attuare nel caso in cui non si desideri una gravidanza.
L’informazione in proposito in Italia sembrerebbe dunque piuttosto carente, tanto da spingere molte coppie a prendere alla leggera un argomento tanto importante. Data la situazione, è sul punto di prendere il via nelle università italiane la campagna “Pillola senza pillola”, volta ad informare gli studenti sui metodi contraccettivi di ultima generazione. Fino q questo venerdì, la campagna farà tappa presso l’Università di Torino, per poi spostarsi in altri atenei italiani.
Durante gli incontri sulla contraccezione, saranno a disposizione dei giovani materiali informativi e ginecologi con i quali poter avere un consulto gratuito. Verrà prestata attenzione ai metodi contraccettivi più innovativi, come l’anello vaginale a basso dosaggio ormonale, che aiuterebbe a combattere il rischio di dimenticare di assumere quotidianamente la pillola contraccettiva da parte delle ragazze.
Per quanto riguarda il Piemonte, 34 ragazze su 100 non utilizzano contraccettivi e tra di esse il 15% ha dovuto affrontare una gravidanza indesiderata. Il 28% ha deciso di ricorrere all’impiego della pillola del giorno dopo. Tale è il quadro riassuntivo che descrive la “generazione senza”: senza certezze nella vita, con il costante timore di non trovare lavoro e senza le adeguate informazioni riguardo alla contraccezione.
Marta Albè