L’orzaiolo è un’infezione batterica (Staphylococcus aureus) della ghiandola sebacea della palpebra. Si manifesta come una fastidiosa e spesso purulenta protuberanza rossa sul bordo palpebrale.
Indice
Rimedi naturali contro l’orzaiolo
Impacchi di acqua calda
Da poggiare sull’occhio chiuso per qualche minuto per incrementare la circolazione sanguigna e favorire l’espulsione delle sostanze infette e del pus.
Impacchi a base di decotti di camomilla
Per lenire il fastidio e per un forte effetto anti-infiammatorio.
Impacchi a base di eufrasia
Lasciate in infusione per dieci minuti 5 cucchiai di eufrasia essiccata in un quarto di litro di acqua bollente. Avvolgete l’eufrasia in una garza e applicate sugli occhi.
Aloe vera
Usate un pezzetto di foglia di Aloe oppure lasciatelo riposare per 15 minuti in un po’ d’acqua calda. Poi fare un impacco da poggiare direttamente sugli occhi.
Rimedi omeopatici
I rimedi omeopatici più in uso sono la Pulsatilla, se l’orzaiolo è ricorrente e se soffrite spesso di congiuntivite; Hepar sulfuris, per evitare che si formi il pus e accelerare la guarigione; la Staphysagria, quando si ha una sensazione di pulsazione e l’occhio tende al rosso.
Tipi di orzaiolo
L’infiammazione può interessare la parte esterna o interna della palpebra: gli orzaioli esterni sono i più comuni e di solito sono causati da un’infezione nel follicolo delle ciglia; gli orzaioli interni si formano su una delle palpebre interne (di fronte al bulbo oculare). Un orzaiolo interno è solitamente causato da un’infezione nella ghiandola palpebrale interna che produce oli che aiutano a mantenere la palpebra umida.
Quanto dura l’orzaiolo?
Solitamente l’orzaiolo va via da solo dopo una o due settimane, ma quando la sua presenza diventa troppo fastidiosa si può provare ad alleviare il fastidio attraverso antibiotici, farmaci omeopatici o con i cari e vecchi rimedi della nonna.
L’orzaiolo è contagioso?
L’orzaiolo non è considerato contagioso. Puoi andare a lavoro o a scuola tranquillamente. Tuttavia, piccole quantità di batteri possono diffondersi. Quindi evita di toccarlo e dopo l’applicazione degli impacchi caldi è importante lavarsi sempre le mani.
Fonte: clevelandclinic.org