I maggiori rischi per la salute del cuore e delle arterie non sarebbero tanto legati al colesterolo LDL, spesso definito per semplicità come “colesterolo cattivo”, quanto al colesterolo ossidato, o ossicolesterolo ed ai grassi trans. L’ossicolesterolo verrebbe aggiunto intenzionalmente ai cibi da parte di alcune aziende, sotto forma di grassi idrogenati, al fine di migliorarne il sapore.
L’assunzione di tale tipologia di colesterolo, considerato ancora più pericoloso del colesterolo LDL, già posta sotto la lente da uno studio condotto presso l’Università di Hong Kong nel 2009, è stata presa in considerazione da un noto esperto statunitense, il dottor Fred Kummerow, alla veneranda età di 98 anni.
Il vero pericolo per la salute del cuore e delle arterie sarebbe rappresentato, a suo parere, dal colesterolo ossidato e dai grassi trans assunti attraverso l’alimentazione. Esso può danneggiare la salute del sistema cardiaco e provocare l’indurimento delle arterie, tramite la formazione di depositi di calcio sulle loro pareti.
La situazione è aggravata se ad una dieta ricca di colesterolo ossidato e di grassi trans viene abbinato il vizio del fumo. Si tratta di quanto emerso da uno studio della durata di sei anni condotto da parte dell’esperto riguardo ai fattori dietetici che contribuiscono alla comparsa di malattie cardiache.
Egli si è focalizzato sulle ricerche precedenti riguardanti il metabolismo lipidico e sul consumo di colesterolo ossidato, con riferimento alla loro influenza sulle malattie cardiache. Lo studio in questione ha visto la propria pubblicazione tra le pagine della rivista scientifica American Journal of Cardiovascular Disease. Esso contribuisce a mettere nuovamente in guardia i consumatori di prodotti alimentari industriali e di cibo da fast food dalla presenza all’interno di essi di sostanze in grado di porre a rischio la salute del cuore e delle arterie, tanto da poter provocare la morte per infarto improvviso.
Marta Albè
– Colesterolo: come tenerlo sotto controllo con l’alimentazione