C’è tempo fino al prossimo 4 aprile per partecipare al bando della FISM (Fondazione Italiana Sclerosi Multipla) che finanzia i progetti che contribuiscono alla ricerca della causa della malattia, della cura e della qualità della vita delle persone con sclerosi multipla.
Il bando, pubblicato sul sito dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) mette a disposizione ben 3 milioni di euro, confermando l’impegno dell’Associazione nella ricerca, e mira a sostenere progetti pilota di durata varia (1, 2 o 3 anni), a mettere a disposizione borse di studio e a favorire il rientro dei ricercatori italiani dall’estero con speciali percorsi di carriera scientifica (ampliando il percorso della borsa Rita Levi Montalcini).
“Indirizzare, promuovere e finanziare la ricerca scientifica sulla sclerosi multipla è uno degli obbietivi strategici sui quali AISM costruisce la sua missione verso un mondo libero dalla SM” – dichiara il Prof. Mario Alberto Battaglia, Presidente della FISM – “Credere nella ricerca per AISM significa garantire che i risultati si traducano in benefici concreti per le persone con sclerosi multipla, garantire diritti e aderire a valori quali etica e rigore scientifico“.
L’impegno dell’AISM è poi costantemente rivolto anche agli studi delle correlazioni tra sclerosi multipla e CCSVI (insufficienza venosa cerebro-spinale cronica) e sull’utilizzo dell’angioplastica nel trattamento della SM.
Lo scopo è cercare di capire se esistano davvero rapporti tra CCSVI e SM e se, quindi, l’operazione di pulizia delle vene può essere utile ai malati di sclerosi multipla, così come sostiene il cosiddetto “metodo Zamboni”.
Per ora, in assenza di certezze, AISM raccomanda alle persone con sclerosi multipla di sottoporsi all’operazione solo all’interno di studi clinici controllati e di non affidarsi a cliniche private; se si decide di optare comunque per l’intervento, è bene esigere spiegazioni chiare ed esaustive sulle procedure e sugli eventuali rischi.
Eleonora Cresci