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Presentata ieri al Senato dal presidente della Commissione d’inchiesta sul Servizio sanitario Ignazio Marino (PD) la mozione sull’insufficienza venosa cerebrospinale cronica, Ccsvi, e la sclerosi multipla, mozione sostenuta, tra gli altri, anche dal presidente della Commissione Sanità Antonio Tomassini.
“Si tratta di un documento molto importante – commenta Paolo Zamboni, direttore del centro malattie vascolari dell’Università di Ferrara e autore degli studi sulla correlazione tra CCSVI e sclerosi multipla – poiché apre spiragli di censimento e di uso di strumenti propri per lo svolgimento della ricerca non solo sul versante diagnostico ma anche su quello terapeutico“. Inoltre, prosegue Zamboni, è un documento “di grandissima opportunità, in questo momento in cui lo studio FISM-AISM viene ambiguamente descritto come uno studio volto ad identificare con correttezza e su larga scala la mia ipotesi di lavoro“.
Il ricercatore si riferisce alla notizia di qualche giorno fa della sperimentazione avviata da Aism e Fism erroneamente associata al metodo Zamboni.
“In realtà – chiarisce Zamboni – già da qualche mese ho dato le dimissioni dal Comitato ordinatore di questo studio, poiché tutte le mie istanze sullo svolgimento scientifico dell’indagine erano state rigettate, venendo a mio avviso a mettere in pericolo la rigorosa rilevazione di quanto avevamo scoperto“.