Sclerosi multipla. L’impiego di cellule staminali potrebbe rappresentare il punto di approdo per una cura efficace della sclerosi multipla. Ha preso il via il primo test in proposito, che prevede l’impiego di cellule staminali adulte. È italiano il primo paziente ad aver iniziato il trattamento attraverso il nuovo metodo sperimentale.
L’annuncio ufficiale dell’inizio del test è pervenuto tramite Antonio Uccelli, responsabile del Centro Sclerosi Multipla dell’Università di Genova. Intervenuto in occasione del 28° Congresso europeo sul trattamento e la ricerca riguardanti la sclerosi multipla, che si trova attualmente in corso a Lione.
L’Italia rappresenta il Paese in prima linea tra i dieci stati coinvolti nel nuovo progetto di cura della malattia, che è in parte finanziato dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla. Sono 30 i pazienti italiani che riceveranno il nuovo trattamento basato sull’impiego di cellule staminali adulte, su di un totale di 160 affetti da sclerosi multipla entrati a far parte del nuovo progetto di cura della malattia.
Il primo paziente ha ricevuto il trattamento nella città di Genova. Come ha spiegato Antonio Uccelli, il paziente italiano è stato selezionato a luglio ed a settembre è stato sottoposto al trapianto di cellule staminali adulte. L’impiego di cellule staminali per la cura della sclerosi multipla potrebbe non limitarsi al trapianto. Gli esperti sperano di riuscire a creare grazie ad esse dei nuovi farmaci che possano riparare i tessuti danneggiati dalla malattia e bloccare l’avanzamento della stessa.
Marta Albè