Non c’è nulla di più sano e più nutriente per un neonato del latte della mamma. Il legame che si crea tra i due, poi, è qualcosa di indescrivibile.
Eppure, dal dipartimento danese sulla crescita e la riproduzione del Rigshospitalet ci fanno sapere che se nell’organismo della puerpera si nascondono sostanze velenose, si rischia di contaminare il latte e, quindi, di passare quelle sostanze ai figli.
Sembra logico, eppure lo studio, pubblicato dalla rivista International Journal of Andrology, si basa su un’indagine ben precisa.
Il dottor Krysiak-Baltyn e il suo staff hanno preso in esame 68 campioni di latte materno provenienti da Danimarca, Finlandia e Germania: tutti Stati dove c’è una fitta presenza di malattie, come cancro ai testicoli, molto diffuse nei neonati.
I ricercatori hanno dimostrato che il latte delle donne danesi era il più inquinato. Hanno, infatti, scovato tracce di EDC (perturbatori endocrini chimici ambientali) PCB (inquinanti persistenti molto tossici) e pesticidi: elementi questi che possono essere trasmessi attraverso il latte materno e colpire la salute dei piccoletti.
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E allora i medici restano dell’opinione che il latte della mamma sia il miglior alimento per un neonato, ma pregano le future madri di sottoporsi a determinati esami.