conservare cibi nell'alluminio

Si possono conservare i cibi nell’alluminio?

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L’alluminio è uno dei materiali maggiormente utilizzati in cucina. Gli usi che ne facciamo sono davvero tanti: quante volte abbiamo conservato i cibi nella carta stagnola o all’interno di comode teglie d’alluminio usa e getta?

Ma ci siamo mai chiesti se l’alluminio è davvero così sicuro da utilizzare per cucinare e conservare gli alimenti?

Se la risposta è no, probabilmente è arrivato il momento di conoscere i potenziali rischi derivanti dall’uso dell’alluminio.

Cos’è l’alluminio

L’alluminio è il metallo più abbondante presente sulla terra e non può essere distrutto nell’ambiente, può solo cambiare forma.

Nel suo stato naturale, è legato ad altri elementi presenti nel suolo come fosfato e solfato e si può trovare in rocce e argilla. Piccole quantità di alluminio possono essere rintracciate anche nell’acqua di ruscelli, laghi e fiumi ma anche nell’aria, nell’acqua e nel cibo.

Il rapporto tra cibo e alluminio

Secondo il Center of Disease Control (CDC), l’adulto medio negli Stati Uniti ingerisce circa 7-9 mg di alluminio al giorno attraverso il cibo.

Alimenti come carne, verdura e frutta possono naturalmente contenere piccole quantità di questo metallo.

Sebbene le quantità di alluminio che ingeriamo attraverso i cibi sia davvero irrisoria, il problema consiste nel fatto che l’alluminio non viene scartato completamente dall’organismo, ma tende ad accumularsi.

I ricercatori hanno scoperto che cucinare utilizzando i fogli di alluminio non è sicuro perché il cibo entra in contatto diretto con il metallo.

Poiché la maggior parte dell’assunzione di alluminio proviene dal cibo, è importante essere cauti nel preparare e conservare il cibo nei fogli (più comunemente conosciuti come carta stagnola) o nelle teglie usa e getta di alluminio.

Le numerose ricerche in merito evidenziano che conservare i cibi nell’alluminio potrebbe essere essere pericoloso.

Se cucini e conservi il cibo usando la carta stagnola o prodotti simili, infatti, probabilmente aumenterai la quantità di alluminio che si accumula nel tuo corpo (il limite raccomandato per gli adulti è non più di 40 mg per chilogrammo di peso corporeo al giorno).

I rischi legati all’utilizzo dell’alluminio

Se l’alluminio non viene eliminato dal naturale processo di disintossicazione del corpo attraverso i reni, si immagazzinerà nelle ossa, nei polmoni, nei muscoli, nel fegato e nel cervello.

Secondo l ‘Organizzazione Mondiale della Sanità, la percentuale di carico corporeo di alluminio è nelle ossa (60%), nei polmoni (25%), nei muscoli (10%), nel fegato (3%) e nel cervello (1%).

Recenti studi hanno dimostrato delle correlazioni tra alluminio e gravi patologie quali l’infertilità maschile e il morbo di Alzheimer.

Per quanto riguarda il primo caso, dopo aver analizzato campioni di sperma di oltre 60 partecipanti, i ricercatori hanno confermato che il loro sperma conteneva alluminio. Più alluminio conteneva il campione, più basso era il numero di spermatozoi.

Alti livelli di alluminio sono stati trovati anche nel cervello delle persone con Alzheimer.

Sebbene gli studi di ricerca siano limitati e sia necessario condurre di più per comprendere appieno come questo metallo danneggi il corpo umano, è meglio evitare di cucinare e conservare cibi nell’alluminio.

Fattori che influenzano l’assorbimento dell’alluminio

La quantità di alluminio che passa nel cibo durante la cottura con un foglio di alluminio è influenzata da una serie di fattori, tra cui:

  • Temperatura: Cottura a temperature più elevate
  • Cibi acidi: come pomodori, carne rossa, succo di limone, limone e cavoli

Pare anche che alimenti come foglie di tè, funghi, spinaci e ravanelli abbiano maggiori probabilità di assorbire e accumulare alluminio rispetto ad altri alimenti.

Uno studio ha evidenziato che la cottura della carne rossa su un foglio di alluminio potrebbe aumentare il suo contenuto di alluminio tra l’89% e il 378%.

In sintesi

Fino a poco tempo fa si pensava che che l’alluminio si trasferiva negli alimenti, specialmente quando venivano riscaldati. Oggi, grazie a studi più recenti sappiamo che l’alluminio (seppur in piccolissime percentuali), può essere assorbito dai cibi anche a temperatura ambiente.

Dunque il nostro consiglio è quello di evitare il più possibile di utilizzare carta stagnola o teglie in alluminio usa e getta. Questo consiglio vale sia per la cottura che per la conservazione degli alimenti (che siano caldi o freddi!)

Fonte: corinneroth.com

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Laureanda magistrale in Organizzazione e marketing per la comunicazione d’Impresa. Da sempre appassionata di scrittura, viaggi e buona cucina